Un concerto di baghèt, alla fine della celebrazione, per dire addio al “menestrello” brembano Renato Carminati, di Zogno, morto a 69 anni dopo lunga malattia. Suonatore di flauti, baghèt, cornamuse, Renato ha vissuto di musica, portando la musica tra la gente, facendosi interprete del folk del mondo. Portando gioia ed emozioni. Come ha ricordato nell’omelia funebre, sabato 16 novembre, il parroco di Zogno, don Mauro Bassanelli, Renato sapeva emozionare e unire la gente, come quella volta che iniziò a suonare il baghèt nello straordinario scenario montano del rifugio Calvi.
Tante le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Renato, nella parrocchiale di Zogno. Tra loro anche tanti amici suonatori, arrivati dalla provincia. Emozionanti le suonate di cornamuse alla fine della Messa e al cimitero, come omaggio a Renato e alla sua passione per la musica. Come emozionanti sono state le parole della nipote Cyrielle e di Alessia Masaracchia, sempre sul sagrato della chiesa. A ricordare il sorriso e la gioia che Renato sapeva dare a chi lo incontrava.
Domenica 17 novembre 2024
