Canoista un folle, climber e scialpinista, tutti lo conoscono soprattutto per la sua attività al lago del Bernigolo di Moio. Dove, in estate, accoglie turisti e ragazzi per imparare in canoa. Lui è Alessandro “Geko” Gherardi, 50 anni di Zogno, grande amico dell’alpinista Simone Moro. Ne ha “combinata” un’altra delle sue: ha prima raggiunto il Monviso, da dove nasce il Po, a piedi, quindi, 44 chilometri più a valle, a Villafranca Piemontese, si è imbarcato nel fiume con la sua fidata canoa da 3,5 metri e ha pagaiato per 313 chilometri, fino a Castelnuovo Bocca d’Adda, nel Lodigiano. Da qui era già partito nell’ottobre di due anni fa per raggiungere il delta del Po e l’Adriatico, alla ricerca… del divano lanciato nel Brembo dalla nonna.
Geko abita vicino al ponte Vecchio di Zogno. “Un tempo purtroppo c’era l’abitudine, durante le piene del fiume, di gettare in acqua un po’ di tutto – racconta -. Mia nonna una volta ci buttò persino il divano…”. E così due anni fa, scherzosamente, disse di partire alla ricerca di quel divano… Una battuta per avventurarsi nel grande fiume. Avventura che sabato scorso, 7 ottobre, ha avuto il suo coronamento.
Geko ha completato il percorso di tutto il Po, superando dighe, tratti di rapida o maleodoranti, anche 98 chilometri che – teoricamente – erano vietati alla navigazione. Bivacchi su pontili e sotto i tetti di una chiesa, i consigli di qualche locale. E alla fine ce l’ha fatta. Dopo cinque giorni di navigazione è arrivato a Bocca d’Adda. Ha preso il treno e, passando da Milano, è tornato dalla sua Panda che aveva lasciato a Villafranca. La prossima sfida? “Ora il Ticino”, dice Geko.
Lunedì 9 ottobre 2023