“Basta prendere in giro la montagna. La decisione del governo di prorogare la chiusura gli impianti di risalita avrà serie ripercussioni per l’intero comparto che incassa un altro duro colpo. Le regioni alpine hanno pronta una proposta di ristori che, grazie al nostro pressing, sarà oggetto di discussione nella Conferenza delle Regioni del prossimo giovedì 21 gennaio”. Lo afferma Massimo Sertori, assessore alla Montagna della Regione Lombardia. “Possibile – prosegue Sertori – che in Austria, Francia, Svizzera e Germania queste attività siano indennizzate e quindi si fa in modo di scongiurare il loro fallimento, mentre in Italia rimane solo un enorme, incredibile e indicibile punto di domanda?”
“La situazione – sottolinea Sertori – è sempre più preoccupante: tutti sospesi senza poter programmare l’avvio delle attività, la riapertura di hotel, rifugi, ristoranti e la ripartenza di noleggiatori di attrezzature per gli sport alpini, dei maestri da sci. Ci sono migliaia di persone in attesa di poter tornare a lavorare. Ed è per questo che non passa giorno che le Regioni alpine e le province autonome non chiedano al governo garanzie, oltreché tempestività, nell’erogazione di ristori per gli impianti di risalita e per tutte le attività correlate al turismo montano, costrette a chiudere”.
“La stagione turistica invernale – conclude – è pressoché azzerata e si corre il serio rischio di gettare l’industria della neve in una crisi senza precedenti quantificata in oltre 10 miliardi di euro di perdite di fatturato. Ancora una volta la montagna é costretta a pagare un prezzo troppo alto a causa della poca conoscenza e sensibilità di un governo, che è sempre più distante dai problemi della gente”.
Lunedì, 18 gennaio 2021