Il finanziamento regionale di 4,8 milioni di euro previsto da Regione Lombardia per rendere carrabile (allargandola di un metro e asfaltandola) la strada ora rurale di dieci chilometri che collega Culmine di San Pietro (Val Taleggio), con Morterone (Lecco) e Fuipiano Imagna passando dalla Costa del Palio, oltre a tanti pareri favorevoli ha sollevato le critiche di qualche politico e associazioni ambientaliste. Sulla querelle ecco gli interventi di Alberto Mazzoleni, già presidente della Comunità montana Val Brembana e sindaco di Taleggio, ora vicepresidente lombardo dell’Uncem, l’Unione nazionale delle Comunità montane e Demis Todeschini di San Pellegrino, vicesindaco di Sant’Omobono e già consigliere provinciale.
Il video del consigliere regionale Alex Galizzi, promotore del finanziamento
Questa la posizione di Alberto Mazzoleni
“Più viabilità green in montagna vuol dire più vita nelle valli”
Uno volta c’erano le riserve indiane. Ora andiamo verso le riserve montane? Sic (Siti di interesse comunitario), Zps (Zone a protezione speciale), e chi più ne ha ne metta. Regione Lombardia ha finanziato in questi giorni opere fondamentali in Provincia di Bergamo. I cultori del verde domenicale subito a dire che, ad esempio, la nuova strada prevista tra Fuipiano-Morterone-Valtaleggio è uno scempio. No, cari amici, è una risorsa per le Genti di montagna! Certo, va fatta bene, sistemando anche le strade di accesso e deve essere concertata con gli enti locali. Speso le strade di montagna e le agrosilvopastorali riprendono in chiave moderna un passato fatto di grandi sacrifici dei malghesi e dei bergamini che hanno lasciato a queste terre la loro vita, dando un futuro illuminato alle Genti di pianura, e che ora stavano vedendole divenire incolte e infrequentabili! Come Uncem siamo da sempre favorevoli alla realizzazione di collegamenti intervallivi, soprattutto se riprendono, migliorandoli, antichi percorsi. Questo ne è un chiaro esempio. O l’assioma è che in montagna si deve continuare ad andare a piedi e trasportare le merci coi muli e in pianura sfrecciare su mega autostrade, alta velocità … e realizzare qualche insediamento logistico, giusto per mitigare il consumo di suolo? Compensazioni a favore della montagna, mai?
I primi a rispettare la natura sono proprio i montanari, orgogliosamente. Ma lasciateli vivere e crescere le proprie famiglie dando loro i servizi e le opportunità che in 50 anni sono andate distrutte da politiche non sempre lungimiranti. Ora, grazie a battaglie portate avanti in questi anni da amministratori sensibili e da Uncem, a investimenti significativi e alle potenzialità del Piano nazionale di resistenza e resilienza (Pnrr) sembra si sia aggiunta una grande attenzione sul tema. Ma per favore…. le Montagne e le loro Genti hanno grande bisogno di concretezza. Basta rendersi conto delle loro difficoltà solo quando ci si prende una giornata per evadere dalla noia cittadina e fare una bella escursione tra i verdi monti o a sciare sulle bianche piste. Sosteniamo la montagna 365 giorni l’anno. Forse riusciremo a invertire la tendenza allo spopolamento. Certamente, sostenendo la vita in montagna, faremo il bene anche delle terre di pianura.
Alberto Mazzoleni
Vice Presidente Uncem Lombardia
Questa la posizione di Demis Todeschini
Fa piacere che sia tornata alta l’attenzione sulla montagna e soprattutto le risorse, perché 4,8 milioni di euro sono un sacco di risorse. Voglio fare a ogni modo alcune osservazioni. Metodo: è possibile che di questa richiesta di finanziamento non sia stata sottoscritta dal comune di Brumano e la Comunità montana Valle Imagna? La richiesta ha la firma solo del comune di Fuipiano su cui la strada non insisterrebbe. A mio avviso serviva un passaggio di condivisione con anche la Comunità montana Valle Brembana, della Valsassina e le provincie di Bergamo e Lecco.
Merito: a) la zona è protetta e di una bellezza inestimabile, è proprio necessario asfaltarla? Allargare proteggere a monte e valle va benissimo ma si potrebbe non mettere l’asfalto. La strada sarebbe percorribile da moto e altri mezzi a ogni modo b) A che livello è la progettualità ? Siamo sicuri che bastino 4,8 milioni di euro? c) Quanto costerà la manutenzione di quella strada e quale ente se ne occuperà della gestione? Le Province disastrate come sono? c) Le strade che portano al Culmine di San Pietro ma anche a Brumano e Fuipiano sono disastrose causa tagli alle Provincie. Avremo una strada in quota bellissima con poi le strade che ci arrivano allo stato del terzo mondo come sono oggi? Il progetto ne tiene conto? Servirebbero almeno due milioni per mettere a posto quelle strade a mio avviso d) La strada agro silvo pastorale che collega Fuipiano e Brumano è un disastro.
Una strada di collegato intervallare di quel tipo senza mettere apposto questa strada (Fuipiano-Brumano) in cui ci arriverebbe significherebbe vanificare tutto l’intervento. Servirebbe anche per questo ancora un milione di euro. Se nel quadro complessivo tutto quanto sopra verrebbe considerato io sarei molto felice di questa opera ma servono almeno altri 3 milioni o qualcosa di più. Ma è proprio necessario? Abbiamo uno studio sui flussi turistici? Ci sono altre opere che meriterebbe considerazione in Valle e che in una valutazione comparativa potrebbero avere un impatto più positivo? Spero che si apra una valida considerazione del progetto e che ad ogni modo nella sua opportuna riconsiderazione le risorse stanziate rimangano sulla Valle Imagna.
Demis Todeschini