L’agriturismo Ferdy di Lenna è una delle nuove 11 “Stelle Verdi” della nuova Guida Michelin Italia 2025.
Introdotta nel 2020, la Stella Verde è un riconoscimento “che premia i ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità, che lavorano con produttori e fornitori selezionati per evitare sprechi e ridurre, o meglio ancora azzerare, l’utilizzo di plastica e altri materiali non riciclabili dalla loro filiera, preoccupandosi così di diminuire l’impatto ambientale della loro attività. L’impegno di questi ristoranti si traduce, per molti di essi, anche nell’utilizzo di pascoli naturali, coltivazione di piante e allevamento diretto di animali, impiego di metodi rigenerativi come gli orti no-dig o la rotazione delle colture intercalari”.
Con l’edizione 2025 della Guida MICHELIN Italia, le Stelle Verdi sono salite a 69 con 11 novità, tra cui l’agriturismo della famiglia Quarteroni.
L’agriturismo Ferdy è stato premiato il 5 novembre, a Modena, in occasione della 70esima edizione della Guida. Presente Nicolò Quarteroni con lo chef Alessio Manzoni a ritirare l’ambitissimo riconoscimento.
“Questa stella verde l’abbiamo sempre sentita nostra e siamo veramente orgogliosi di averla portata sulle Orobie – dice Nicolò Quarteroni rivolgendosi a tutto lo staff -. Un grande grazie a tutti gli ospiti che, con la loro energia, ci hanno permesso di credere in questo sogno e sostengono il nostro lavoro, permettendoci di fare tutto questo senza compromessi sulle nostre amate montagne. Ogni giorno, dietro tutto questo, si nasconde un lavoro instancabile di un team meraviglioso, al quale devo tutta la mia gratitudine”.
“Dalla mattina all’alba, Duilio e Alberto sono già nelle stalle o nei pascoli – continua -. I sacrifici dell’alpeggio, dove Matilde, Nicolas e Stefano trascorrono 25 giorni in una grotta per realizzare un formaggio unico al mondo; lo zio Igor che trasforma idee in creazioni di legno; da Gabri o Fausto, che si dividono migliaia di trasporti oltre il ponte; la zia Germi e tutto il team di pulizie, che si prende cura di ogni dettaglio con lavaggi infiniti sparsi per tutta la struttura. Senza di Voi: Maura, Terry, Alessandra, Martina, Ilaria. In negozio e cantina, Pablo tiene in ordine tutte le forme di formaggio. La brigata di cucina, siete dei guerrieri: con voi non avrei paura ad andare in guerra. Avete dimostrato di poter superare difficoltà di ogni genere, e sono orgoglioso di ognuno di voi, di chi è con noi oggi e di chi è passato per la nostra cucina, contribuendo con la sua storia alla nostra crescita. I sacrifici di mio cognato Marco, che in dieci anni di cucina è diventato un fratello; Alessio, che si è trasferito con noi tre anni fa, senza nemmeno chiedere lo stipendio; Chiara, Dome, Edo, Valerio, Francesca. Sono felice di vedere il vostro lavoro riconosciuto da colleghi e appassionati di cibo da ogni parte d’Italia”.