Alla Caporetto del turismo invernale sulle nostre montagne si contrappone quest’anno la Vittorio Veneto del turismo estivo: su tutta la corona delle Orobie e nelle nostre Valli che le solcano si respira già da alcuni fine settimana un’aria di soddisfazione e di ottimismo.
Merito in particolare delle seconde case, che già sono divenute introvabili, ma anche del progressivo ritorno ai livelli pre-CoViD registrati dalle altre strutture alberghiere e ricettive, che in molti casi stanno registrando il tutto esaurito, con un culmine di turisti e villeggianti previsto nella settimana che segue il ferragosto.
A testimoniarlo l’evidente aumento del traffico e della densità di veicoli che si registra un po’ in tutte le località sparse sul territorio e lungo le strade che portano in quota. Nel comune di Onore, ad esempio, ai novecento residenti stabili, questa estate si sono aggiunti almeno quattromila villeggianti che vi trascorrono le calde giornate d’agosto mentre a Serina si è passati di colpo dai duemila residenti ai ventimila di questo periodo.
Le giornate di sole hanno di certo dato una mano a riempire le nostre località montane, ma le amministrazioni comunali e le varie organizzazioni sul territorio hanno contribuito con grande impegno ed efficacia a renderne attrattivo e gradevole il soggiorno: la rinuncia per ovvi motivi a sagre e feste alpine è stata infatti compensata da una imponente fioritura di iniziative ed eventi: dalle escursioni alle visite guidate, dai laboratori didattici alle attività per bambini, dagli itinerari da percorrere in bicicletta alle visite ai musei e parchi tematici.
Tutto ciò rappresenta un ritorno alla normalità, certo non ancora pieno e totale, ma che lascia ben sperare per il futuro delle nostre montagne, che hanno dovuto subire per quasi due anni un colpevole atteggiamento discriminatorio da parte dello Stato.
Domenica, 15 agosto 2021