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Atalanta, terzo ko di fila: effetto stagione logorante o rigetto Gasp?

Di Diego Valceschini

Inter, Fiorentina, Lazio. Tre sconfitte, zero gol fatti. Un bel sogno che sta diventando un incubo, se non ci sarà qualche svolta, altrimenti si rischia di scivolare fuori dall’Europa che conta, visto che alle spalle della Dea la situazione è sempre più ingarbugliata: la sconfitta ha rimesso in gioco pure la Lazio, risalita a -3, e pure la Juventus, che è a -2 ma sabato affronterà il Lecce in casa, quindi l’incubo dal terzo al sesto posto in 7 giorni diventa purtroppo più che immaginabile (senza escludere Roma a -5 e Fiorentina a -6…. se non ci si sveglia oltre alla Champions si rischia di non entrare neppure in Conference).

ANCORA HIEN SBAGLIA – Ma intanto cosa sta succedendo? Incomprensibile questo nuovo scivolone, in un Gewiss Stadium che comincia a diventare stregato, visto che la vittoria continua a mancare da prima di natale contro l’Empoli, e sarà Pasqua tra due settimane. La Lazio, che pur sembrava in difficoltà , e che aveva perso per infortunio il rientrante Nuno tavares (tanto che Baroni lo ha sostituito con Luca Pellegrini, reintegrato nella lista campionato dopo che era stato escluso a febbraio) è stata molto vivace, grazie soprattutto all’indiavolato Dele-Bashiru, che ha avuto l’occasione del vantaggio.

Ma il suo pallonetto a scavalcare Carnesecchi è stato salvato da Kolasinac prima che entrasse in porta, e poi ad inizio ripresa ha costretto il portiere bergamasco a una parata non facile. Passata la paura, l’Atalanta ha provato a uscire, ma stavolta è stato Mandas, il portiere greco della Lazio a opporsi a una conclusione a botta sicura di Retegui. Ma tre minuti dopo proprio da una rimessa dal fondo del portiere laziale nasce il gol partita: il lancio di Mandas taglia tutta l’area, Kolasinac ed Hien si scontrano e ancora lo svedese sbaglia posizionamento, e come già successo a Firenze domenica scorsa ha molta responsabilità sul gol, perché rientra in ritardo su Dele Bashiru che può crossare per l’accorrente Isaksen che insacca (il danese era appena entrato ad inizio ripresa per un evanescente Tchaouna). L’Atalanta avrebbe tutto il tempo per raddrizzarla, ma più che una conclusione fiacca di Zappacosta e un colpo di testa di Brescianini fuori di poco non fa, anzi è la Lazio ad avvicinarsi al raddoppio con Pellegrini (sempre servito dal solito Dele-Bashiru), che costringe Carnesecchi ad alzarla sopra la traversa. E così la Lazio torna a vincere a Bergamo dopo tre anni (ultimo successo nell’ottobre 2022) e l’Atalanta non perdeva tre partite di seguito da aprile 2022 (contro Napoli, Sassuolo e Verona) mentre non segnava per tre gare di seguito da febbraio-marzo 2023 (conto Milan, Udinese e Napoli)

RIGETTO GASP? E’ chiaro che l’1-1 dell’andata ha un po’ diviso la stagione: l’Atalanta, il 28 dicembre 2024 era prima, e da lì finì il viaggio in testa. Le illusorie vittorie esterne di febbraio con Empoli, Verona e Juventus, 14 gol fatti e 0 subìti sembravano aver rilanciato le ambizioni scudetto, dopo la doppia uscita dalla Champions e dalla Coppa Italia, invece tutti i nodi sono usciti al pettine. Forse le voci sull’addio di Gasperini, o forse una stagione logorante iniziata a mille all’ora tra campionato e la sfiancante fase campionato di Champions hanno fatto uscire i limiti di una squadra che forse a gennaio, in fase mercato, andava un po’ più bilanciata. Invece gli unici due arrivi, Posch, e soprattutto Maldini, non si sono rivelati all’altezza finora. Lo stesso Gasp, oltre a guerre personali con i giornalisti del Corriere Bergamo, dovrebbe ridare un po’ di appetito alla sua squadra, e cercare di salvare il salvabile. O quì finisce peggio.

Lunedì 7 aprile 2025

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