Di Diego Valceschini
Il giorno dopo la festa della donna, ecco la sfida tra la Vecchia Signora e la Dea, tanto per restare in tema.
Inizia domenica sera 9 marzo il periodo di scontri diretti che capiranno il futuro dell’Atalanta, me la prima sfida sarà in casa della Juve di Thiago Motta, rigenerata da cinque vittorie consecutive in campionato e risalita a 6 punti dalla vetta ed a soli 3 dagli uomini di Gasperini.
MOTTA. DA ALLIEVO A SFIDANTE – Thiago Motta, ex centrocampista brasiliano, ma naturalizzato italiano (tanto da giocare due europei ed un mondiale con la maglia azzurra) arrivò in Italia nell’estate 2008 al Genoa, e come suo allenatore c’era proprio Gasperini, che lo fece esordire in serie A facendolo subentrare all’infortunato Milanetto. L’estate successiva passò all’Inter del triplete, e poi da allenatore è arrivato alla Juve, dopo aver battuto due volte su due il Gasp la passata stagione sulla panchina del Bologna. Il 14 gennaio scorso, nel recupero della 19ma giornata rinviata per l’impegno dei due club nella Supercoppa Italiana, finì 1-1, con reti di Kaluli e Retegui. Si sfidano le due eliminate nelle semifinali di Supercoppa e nei quarti di Coppa Italia, mancando così lo scontro diretto nello step successivo.
ATALANTA, CONTINUERA’ IL FATTORE TORINO? – La Dea si affiderà al fattore trasferta nelle sfide con la Juve: non perde da sei confronti, ed è la striscia utile più lunga di qualsiasi club all’Allianz Stadium: dopo il ko per 2-0 de l 14 marzo 2018 l’Atalanta ha raccolta una vittoria (l’1-0 del 28 novembre 2021) e ben 5 pareggi, l’ultimo è il 2-2 di un anno fa, all’incirca in questo periodo, l’11 marzo 2024, quando fu Koopmeiners protagonista con una doppietta. Ora l’olandese, galvanizzato dal gol al Verona di lunedì, sarà l’ex più temuto e forse più odiato. Juve che avrà problemi di formazione, vista l’assenza di Conceicao e quella più recente di Gatti, anche se quest’ultimo sarà sostituito dal rientrante Kalulu. Occhio anche ad Yildiz, Kolo Muani, ed a Krepren Thuram, fratello dell’interista Marcus ,che sta giocando una buona stagione. Mai dare per spacciato neppure Vlahovic, nonostante soffra la concorrenza del francese. A Torino senza Hien e Posch sarà dura anche per il Gasp, ma fuori casa in campionato non perde dal 30 agosto al Meazza con l’Inter, quindi si augura che la serie possa proseguire.