Di Diego Valceschini
A Roma arriva l’ottava sinfonia per l’Atalanta di Gasperini. Anzi, di Tullio Gritti, vista la squalifica di due giornate rimediata dal mister. Ora è difficile non parlare di scudetto e di tenere i piedi per terra, di pensare a costruire lentamente perché la stagione è lunga: l’Atalanta non può nascondersi, e venerdì sera sarà attesa dal Milan per sognare almeno 48 ore in vetta alla classifica.
Quella di lunedì all’Olimpico non è stata una partita dominata: i nerazzurri, dopo la scoppiettante goleada in Svizzera in Champions hanno giocato una gara accorta e sono passati nella ripresa, grazie anche alla fortuna, con due deviazioni che hanno calibrato le conclusioni di De Roon (da parte di Celik) e dell’ex Zaniolo (da parte di Mancini), che per l’occasione ha spezzato anche la tradizionale non esultanza dell’ex, a costo di beccarsi qualche insulto di troppo.
Per Zaniolo era anche il ritorno al gol in serie A, dopo la rete a Stoccarda, gol che mancava da noi dal 31 ottobre 2022, nel 3-1 romanista a Verona. I giallorossi non hanno retto la forza d’urto orobica e con la quarta sconfitta di fila precipitano in zone complicate, a +2 sulla zona retrocessione : sabato la sfida casalinga col Lecce, a pari punti, diventa uno scontro diretto complicato.
Atalanta che resta l’unica all’inseguimento del Napoli di Antonio Conte, vittorioso in casa granata grazie al gol dello scozzese McTominay, visto che la Lazio, dopo una serie di sette vittorie nelle ultime otto gare , è caduta in casa del bel Parma (in cui, ancora una volta, si mette in evidenza il difensore bergamasco Enrico Delprato, chissà che non se ne accorga anche Spalletti) e Fiorentina e Inter sono purtroppo state costrette a restare un turno indietro a causa delle note vicende che hanno colpito Edoardo Bove, al quale vanno tutti i migliori auguri di un pronto ritorno in attività (l’asterisco sulle due squadre condizionerà la lotta scudetto nei prossimi mesi, ma di fronte a questi casi poco importa), mentre la Juve di Thiago Motta si è staccata ancora di più, scivolando a -6 dalla vetta e a -5 dalla Dea, ormai colpita, oltre che dall’emergenza, anche da un’incredibile propensione al pareggio (sono otto in 14 giornate), ultimo dei quali a Lecce, ripresa al 93′ da Ante Rebić, fregiandosi del poco invidiabile primato di unico club tra serie A e B senza sconfitte, dopo la caduta dello Spezia a Palermo.
In ripresa il Milan, vittorioso sotto la nebbia contro l’ Empoli (ed occhio a Rejinders, l’uomo con più qualità dei rossoneri) e il Bologna di Italiano, che ha già gli stessi punti della scorsa stagione, con in più una Champions da fare, e che proprio sabato andrà in casa dell’ex Thiago Motta. Intanto domenica sera il calendario proporrà il primo atto di un Napoli-Lazio che poi si ripeterà in Coppa Italia a campi invertiti.
Due parole anche sulla lotta salvezza: nell’ultimo turno hanno risalito la china il Cagliari, grazie al gol del bergamasco Piccoli nello scontro diretto col Verona, e il Genoa, al primo successo di Patrick Vieira in panchina, vittorioso in casa dell’Udinese, penalizzata dalla nuova espulsione, la seconda, del difensore francese Isaak Tourè dopo pochi minuti. Oltre naturalmente al Parma, che aggancia il Torino in classifica: ora le ultime quattro posizioni sono occupate dal Verona, dal Como, dal Monza (queste ultime due hanno ottenuto un pareggio poco produttivo nel primo derby lombardo disputato in massima serie sabato pomeriggio) e dal Venezia di Di Francesco, sempre a rischio esonero. Proprio domenica si affronteranno lagunari e lariani per una sfida ad alta tensione: il pari non servirebbe a nessuna.
Mercoledì 4 dicembre 2024