Vandali nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 settembre hanno imbrattato la scritta sotto la statua di Arlecchino alla rotatoria di Villa d’Almè. Imbrattati due lati: su uno pare esserci scritto, con spray rosso, “Fre Brighella”. Già nel 2020 la statua era stata oggetto di vandalismi: venne rotto il manganello (batocio) che Arlecchino tiene in mano. Ora le scritte rosse sul basamento. Poche centinaia di metri prima, alla Ventolosa di Villa d’Almè, sulla carreggiata in discesa della statale, altre scritte con lo stesso colore, in direzione della rotatoria: “Tir 3/5 al min. Grazie”. Forse una protesta contro il traffico e le code in valle (anche dopo quanto successo lunedì mattina 9 settembre con la statale bloccata)? Le scritte rosse sull’asfalto lasciano pensare come l’autore sia lo stesso che ha agito alla rotatoria e che sia arrivato dalla valle. Sulla rotatoria non sarebbero puntate telecamere di videosorveglianza.
Cinque metri di altezza (3,40 di scultura e 1,60 di basamento) per 18 tonnellate di peso, in marmo Bianco di Carrara e Arabescato orobico, la statua è stata realizzata dallo scultore milanese Nicola Gagliardi, ed è costata 60 mila euro. È stata inaugurata nel 2015 con l’attore Giorgio Pasotti, in occasione delle riprese del film su Arlecchino. Voluta dagli imprenditori Marino Sonzogni di Zogno e Ferdy Quarteroni di Lenna, è stata sostenuta economicamente dalla Comunità montana Valle Brembana, da 16 Comuni brembani (compreso Villa d’Almè) e dalla ditta Fratelli Sonzogni, marmi e pietre antiche di Zogno.
Mercoledì 11 settembre 2024