“Quando nella vita uno dice dei si e li mantiene, e poi riunisce tutta questa gente, e vuole che l’ultimo incontro sia in questa chiesa, che lui ha frequentato come ha frequentato quella del Patronato, allora vuol dire che la vita ha avuto un senso, ha avuto uno scopo giusto. Non si è perso. Lui aiutava tutti, sempre sorridente, paziente, amico di tutti, aiutava tutti”.
Sono alcune delle parole che don Davide Rota, direttore del Patronato San Vincenzo di Bergamo, ha pronunciato venerdì 28 aprile, nella parrocchiale di Villa d’Almè, ai funerali di Giacomo Maffioletti, per decenni il meccanico dei ciclisti della Valle Brembana e di tanti campioni delle due ruote.
Ai piedi dell’altare una grande immagine d’altri tempi, quando Maffioletti riparava le bici. Durante la celebrazione presieduta dal parroco don Raffaele Cuminetti, anche i saluti commossi dei nipoti, dei familiari, di amici e collaboratori. E il canto del famoso inno cristiano Amazing Grace, proposto da alcuni ospiti africani del Patronato San Vincenzo, che Maffioletti aveva frequentato per anni.
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Settantuno anni, storico meccanico di biciclette, Giacomo Maffioletti aveva ereditato la passione e il lavoro dal padre Tarcisio. La ditta di cicli e riparazioni nacque a Bergamo nel 1946, in via Borgo Palazzo, ma dopo tre anni si trasferì a Villa d’Almè, in località Ghiaie, vicino al linificio nazionale.
Giacomo, a 14 anni, iniziò a lavorare alla scuola del padre Tarcisio, diventando poi anche produttore di bici, con il marchio Maffioletti. A proseguire poi l’attività di Giacomo è stato anche il secondo figlio Giuseppe Maffioletti, che è stato anche corridore dilettante. I due fratelli hanno poi dato vita a una collaborazione come meccanici per il team Saeco di Gotti, Cipollini e Casagrande.
Fino al 2012 Giacomo ha proseguito la costruzione di bici, quando poi ha venduto la ditta per motivi di salute. E’ rimasto però l’hobby che ha continuato a coltivare.
Venerdì 28 aprile 2023
