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Variante di Zogno: un fulmine ritarda l’apertura

Nessuno vuole rispondere alla domanda che tutti si fanno, quando la variante di Zogno sarà aperta, ora ci si è messo pure un fulmine che a metà agosto durante un forte temporale ha bruciato una scheda di controllo relativa ai sensori presenti nelle due gallerie.

Non bastavano i problemi di soldi, di impianti, di progetti ad intralciare l’apertura di questa strada che dovrebbe eliminare le code, i lavori di riparazione e sostituzione della scheda danneggiata hanno ritardato di circa un mese la consegna agli uffici del settore Viabilità della Provincia del verbale di fine lavori, i risultati dei collaudi degli impianti e tutta la documentazione dell’opera e dei controlli, consegna avvenuta lunedì scorso 13 settembre.

Ora si attende la firma della Scia da parte delle Provincia di Bergamo che poi potrà aprire al traffico l’infrastruttura.

Prima di questo sarà però necessario che la Spee, società con sede all’Aquila, alla quale sarà affidato il controllo a distanza di tutto ciò che accade nelle gallerie, effettui i collaudi per verificare che da remoto i sistemi funzionino correttamente.

All’interno delle due gallerie, la “Inzogno” di 654 metri e la “Monte di Zogno” di 2.211 metri, sono stati installati sensori che monitorano ogni condizione interna del tunnel e trasmettono in tempo reale i dati ai tecnici della Spee che potranno agire aumentando la ventilazione in caso di smog o surriscaldamento, azionare il sistema antincendio, far scattare il semaforo rosso e pubblicare le indicazioni sui tabelloni luminosi posizionati agli imbocchi della variante.

Ci si augura che l’apertura sia per il prossimo mese di ottobre e che la variante sia funzionante con anticipo rispetto alla prossima stagione invernale quando le piste da sci saranno aperte.

Sabato, 18 settembre 2021

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