I soldi ci sono. Se ne parlerà sabato 27 novembre, alle 10, a San Pellegrino. Diretta streaming sul sito del Comune.
I soldi pare siano disponibili (due miliardi di euro dall’Europa). E i tempi per realizzarla (entro il 2026) rapidi, considerando l’opera di cui si sta parlando. Servirebbero, probabilmente, determinazione, volontà e unità politica per raggiungere lo scopo. Stiamo parlando di una tramvia che funzionerebbe a idrogeno e da Villa d’Almè potrebbe arrivare a San Giovanni Bianco. A oggi è finanziata la tramvia elettrica (T2) che da Bergamo arriverà a Villa d’Almè (178 milioni per 11,5 chilometri, inizio lavori nel 2023), manca, per arrivare veramente in Val Brembana, il tratto almeno fino a San Giovanni Bianco.
La proposta arriva da Antonello Pezzini, membro del Comitato economico europeo: “I fondi sono quelli europei per l’Italia – dice Pezzini, che fa parte anche della Segreteria tecnica del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani – due miliardi di euro destinati a sei linee ferroviarie a idrogeno, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). A oggi sono due le linee che saranno realizzate: la Brescia-Iseo-Edolo, in fase di progettazione e a buon punto, e una nel Salento, in Puglia. L’idrogeno sarà l’energia del futuro, su cui bisogna investire. E i soldi andranno in quella direzione”. Il tratto da Villa a San Giovanni Bianco sarebbe realizzato sull’ex sedime ferroviario, spostando l’attuale ciclabile (che dovrebbe trovare un percorso alternativo, nel Pnrr sono previsti fondi per 1.500 chilometri di piste).
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Del progetto se ne parlerà sabato 27 novembre, alle 10, in municipio a San Pellegrino, in un incontro a cui prenderanno parte, oltre a Pezzini, anche rappresentanti di Regione e Provincia. E tra chi ha manifestato l’interesse a una tramvia a idrogeno in valle c’è la Sanpellegrino, la multinazionale dell’acqua, che ha già previsto gli scambi ferroviari a Ruspino e a Madone (dove sono situati gli hub). Le merci viaggerebbero di notte sulla tramvia, contribuendo quindi alla sostenibilità economica dell’opera.
Giovedì 25 novembre