Un metro di neve nella conca di San Simone (in particolare alla baita del Camoscio), almeno 70 centimetri ai 2.000 metri del Montebello di Foppolo.
I dati rilevati da Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente), indicano l’altezza della neve alle 13,40 dell’11 febbraio al nivometro di Carisole (1.995 metri) in 95 centimetri. Al nivometro del lago di Fregabolgia (Carona-rifugio Calvi, 1.955 metri di quota), invece, alla stessa ora, i centimetri misurati erano 140 (all’inizio dell’evento nevoso del 9 febbraio, l’altezza era di 60 centimetri, quindi l’accumulo ultimo è di circa 80 centimetri).
Il panorama imbiancato grazie alle nevicate di questi tre giorni (quando ormai buona parte delle montagne era invece marrone e verde) ha attirato nella mattina dell’11 febbraio decine di scialpinisti in alta Valle Brembana. La neve accumulata è omogenea, quindi non presenta strati diversi che sono spesso causa di distacchi. Ma la grande quantità di neve fresca scesa deve comunque porre in allerta gli skialp che nei prossimi giorni continueranno a salire in quota. Attenzione ai possibili distacchi.
Tantissimi gli appassionati che hanno raggiunto, per esempio, l’11 febbraio, la zona del Valgussera e del Montebello di Foppolo, ma anche San Simone dove l’accumulo di neve è stato ancora maggiore. Se neve è stata oltre i 1.500 metri, gli accumuli a terra sono pari a zero al di sotto, dove è quasi sempre piovuto. La perturbazione va ormai terminando e da lunedì 12 febbraio sono previste le prime schiarite, per una settimana di carnevale che si preannuncia da tutto esaurito su piste e strutture ricettive dell’alta valle.
Domenica 11 febbraio 2024