La Teb ha avviato l’iter per gli espropri dei terreni su cui dovrà essere realizzata la tramvia da Bergamo a Villa d’Almè. Sono 300 i terreni interessati, di cui 80 a Bergamo città, e 70 ad Almè, il Comune con il numero più alto tra quelli dell’hinterland che saranno interessati dall’attraversamento della linea. L’elenco dei terreni e il progetto sono stati inviati ai Comuni.
Buona parte del tracciato attraversa l’ex sedime ferroviario ma che in parte è stato occupato negli anni da privati, da qui la necessità degli espropri.
I privati avranno ora 30 giorni di tempo per le osservazioni, i Comuni due mesi per quelle al progetto. Il progetto definitivo infatti è pronto. La gara per aggiudicare i lavori dovrebbe avvenire entro inizio 2023, quindi dalla primavera o entro inizio estate, il cantiere e – dopo tre anni – entro la fine del 2026 la messa in servizio della linea. A dettare i tempi il presidente della Teb Filippo Simonetti.
Questi invece i costi: 178,5 milioni di euro il totale, di cui 125 dallo Stato (50 dal Piano nazionale di ripresa e resilienza), la Regione ne metterà 40, il Comune di Bergamo 9,5 e gli altri comuni interessati (Ponteranica, Sorisole, Almè e Villa d’Almè) quattro, di cui 3 al consorzio Bim.
Il tracciato: la Teb 2 partirà dalla stazione Fs di Bergamo per proseguire verso Borgo Palazzo, San Fermo (e fin qui sarà comune con la Teb 1 della Val Seriana), quindi Bronzetti, Santa Caterina, Stadio, De Gasperi, Crocefisso, Sant’Antonio, Pontesecco, Ponteranica, Ramera, Petosino, Paladina, Almè Volta, Villa d’Almè Mazzi, Villa d’Almè Capolinea. Per un totale di 11,5 chilometri e 17 fermate, capolinea compresi. Avrà caratteristiche tecnologiche più avanzate rispetto all’attuale Teb 1. Le carrozze avranno sicuramente una tecnologia maggiore rispetto a quelle della attuale Teb 1, ormai datate di 20 anni.
Resta ancora tutta aperta l’ipotesi di far continuare la tramvia anche in Val Brembana. Tra le soluzioni prospettate lo scorso inverno quella di realizzare un collegamento con mezzi funzionanti a idrogeno, soluzione che potrebbe contare su finanziamenti europei.
Martedì 25 ottobre 2022