Amministratori locali, industriali e parlamentari: tutti d’accordo sulla necessità di non perdere l’occasione offerta dal Piano nazionale di resistenza e resilienza: “La Valle Brembana disponibile a realizzare la tramvia a idrogeno da Villa d’Almè a San Giovanni Bianco”
“Un’occasione storica, un treno che non va perso, perché non passerà più. Quello che ora occorre fare, il prima possibile, è andare a Roma, presentare uno studio di fattibilità tecnica-economica, e dire che la Valle Brembana c’è: disponibile a realizzare la sua tramvia all’idrogeno”.
Questo, in estrema sintesi, l’esito dell’incontro che sabato mattina 27 novembre, in municipio a San Pellegrino, ha visto al tavolo con Antonello Pezzini, della segreteria tecnica del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, gli amministratori della Valle Brembana, consiglieri provinciali e regionali, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, parlamentari bergamaschi, industriali, e poi il presidente del Bim Carlo Personeni e l’amministratore delegato della Teb Gianni Scarfone.
I soldi sono disponibili (due miliardi di euro dall’Europa). E i tempi per realizzarla (entro il 2026) rapidi, considerando l’opera di cui si sta parlando. Serviranno, probabilmente, determinazione, volontà e unità politica per raggiungere lo scopo. Stiamo parlando di una tramvia che funzionerebbe a idrogeno e da Villa d’Almè potrebbe arrivare a San Giovanni Bianco. A oggi è finanziata la tramvia elettrica (T2) che da Bergamo arriverà a Villa d’Almè (178 milioni per 11,5 chilometri, inizio lavori nel 2023), manca, per arrivare veramente in Val Brembana, il tratto almeno fino a San Giovanni Bianco.
A oggi sono due le linee che saranno realizzate a idrogeno con i fondi europei del Pnrr: la Brescia-Iseo-Edolo e una nel Salento, in Puglia. Il tratto da Villa a San Giovanni Bianco sarebbe realizzato sull’ex sedime ferroviario, spostando l’attuale ciclabile. Tutti d’accordo sulla necessità di non perdere tempo. Serve il prima possibile presentare quanto meno uno studio di fattibilità, da Villa d’Almè a San Giovanni Bianco. Per il quale ci sono i fondi messi a disposizione dal Bim, ma – come sottolineato dal vicesindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi – “esistono già anche due studi conclusi, uno fino a San Pellegrino, realizzato alcuni anni fa, e poi quello dell’azienda Sanpellegrino nel tratto di Zogno. Nell’attesa che il Bim porti avanti lo studio di fattibilità, andiamo con questi progetti a Roma, presentiamo qualcosa di concreto facendo vedere che la Valle Brembana c’è ed è fortemente intenzionata a realizzare la tramvia”.
Così anche la parlamentare Leyla Ciagà (Pd): “E’ un’occasione storica, da non perdere. Per lo studio di fattibilità tecnica-economica molto bene i fondi Bim, ma chiediamo anche aiuto alle aziende che beneficeranno di tale opera. Fondamentale è andare a Roma convinti, diversamente ci sarà qualcun altro che ci passerà avanti. “Proviamoci – ha aggiunto la senatrice Alessandra Gallone (Forza Italia) – andiamo con entusiasmo come abbiamo fatto in altre occasioni. Tutti insieme, come più volte noi parlamentari bergamaschi abbiamo dimostrato”. Semaforo verde anche dall’onorevole Daniele Belotti (Lega) e dal presidente della Comunità montana Jonathan Lobati. Presenti anche tanti sindaci brembani. “Per una volta che lo Stato ci sprona a spendere soldi che ci sono – ha detto il sindaco di Olmo al Brembo Carmelo Goglio – cerchiamo di cogliere questa occasione unica. Solitamente ci lamentiamo che non ci sono soldi, questa volta ci sono. Cerchiamo di buttare il cuore oltre l’ostacolo, il territorio non metta il freno. Perché se non cogliamo questa occasione, altre non ce ne saranno. Altrimenti la valle resterà nel dimenticatoio”.
Sul sito web del Comune di San Pellegrino il video integrale dell’incontro https://www.comune.sanpellegrinoterme.bg.it/2021/pnrr-le-opportunita-per-lo-sviluppo-della-valle-brembana/
Lunedì 29 novembre 2021