La Valtellina si dice entusiasta dell’idea progettuale di un traforo ferroviario di 20 chilometri sotto il Passo San Marco, che collegherebbe rapidamente Bergamo con Morbegno. A proporlo un comitato (nato nel 2016 inizialmente solo per sostenere un traforo sotto il Canto Alto da Bergamo a Zogno), presieduto dall’ex preside del liceo Lussana di Bergamo, Cesare Quarenghi (originario della Val Taleggio). Comitato che, le settimane scorse, ha illustrato la proposta agli enti pubblici di Sondrio, tra cui il presidente della Provincia Elio Moretti e il presidente della Comunità montana di Morbegno Emanuele Nonini. “Ci sono risorse importanti che vanno utilizzate – ha dichiarato Moretti al quotidiano valtellinese Centro Valli – E’ un progetto ambizioso ma ci sia consentito di fare qualche sogno”.
Favorevole anche il sindaco di Albaredo per San Marco (primo Comune valtellinese sotto il passo San Marco) Patrizio Del Nero: “Ci sarebbe un impatto significativo dal punto di vista turistico – dice – ma anche economico e commerciale”. Ma a che punto è l’iniziativa del comitato di professionisti guidati da Quarenghi? “Dopo l’approvazione entusiastica della Valtellina – dice Quarenghi – attendiamo un incontro con il nuovo presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi. L’iter prosegue, abbiamo una collaborazione con il Politecnico di Milano che potrebbe realizzare un primo studio. Servono 100 mila euro che potrebbero venire da Provincia, Bim e Comunità montane di entrambe i versanti. L’idea è poi di bussare in Regione entro l’estate per chiedere il milione di euro stimato per il progetto vero e proprio”. Per il comitato promotore è il momento giusto, considerati i fondi europei messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il traforo aprirebbe un corridoio ecologico da Bergamo e Milano verso l’Europa. Insomma, un treno da non perdere, in tutti i sensi.
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Ma, in sintesi, cosa prevede l’idea del comitato guidato da Quarenghi? La ferrovia partirebbe da Nese di Alzano. Con un traforo sotto il Canto Alto si arriverebbe a Zogno, sotto Camanghé, per riprendere il vecchio sedime ferroviario fino a Piazza Brembana. Per poi ripartire in galleria fino a Morbegno, sotto il passo San Marco. Utopia o progetto fattibile? Saranno gli studi, se inizieranno, a valutarlo, anche sotto l’aspetto dell’impatto su economia, viabilità , turismo e quindi riflessi demografici. Il costo? Il comitato stima circa due miliardi di euro.
Sabato 19 febbraio 2022