La causa è il regolamento per i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza: i fondi ci sono per i progetti ma vengono erogati solo quando l’impresa che ha eseguito i lavori è stata pagata dal Comune. Che deve quindi anticipare anche il 90% dei costi. Soldi che i piccoli Comuni come quelli brembani non hanno e non riescono ad avere in prestito dalle banche.
Il rischio, quindi, è quello di non poter utilizzare i fondi del Pnrr o di non riuscire a pagare le imprese. Come successo a Isola di Fondra, comune da cui è partito l’allarme: ha in corso i lavori per realizzare un paravalanghe, dovrebbe versare 260mila euro all’impresa, in attesa che – a conclusione lavori – arrivino i finanziamenti del Pnrr. Soldi che però non ha. L’impresa ha fatto causa al Comune e il tribunale le ha dato ragione. Il Comune deve pagare entro metà aprile.
“Così è impossibile andare avanti – dice il sindaco di Isola di Fondra Carletto Forchini – rischiamo il tracollo delle piccole amministrazioni”. Da qui la lettera sottoscritta da una ventina di comuni che chiedono al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgietti la revisione delle regole. Serve che i fondi vengono anticipati dal Pnrr almeno per le opere oltre le 200mila euro. “Diversamente – dice anche il sindaco di Carona Aldo Ruffini – dove potremmo noi, per esempio, trovare 3,6 milioni di euro che ci servono per realizzare opere di difesa spondale e un paravalanghe? Opere finanziate dal Pnrr, ma dovremmo anticipare noi tutti quei soldi”.
Sabato 8 aprile 2023