L’inizio di stagione di pesca in fiumi e torrenti è fissata, come ogni anno, l’ultima domenica di febbraio, quindi per il 25 febbraio. Ma l’avvio avverrà tra le polemiche.
La giornata di apertura evoca i tempi in cui rappresentava una grande festa: lungo le sponde dei nostri fiumi si notavano numerosi appassionati che sceglievano i posti migliori. Cambiano i tempi e le generazioni. E negli anni, però, i pescatori hanno dovuto fare i conti sempre con meno acqua, con la presenza delle centraline idroelettriche e quindi meno pesce.
E questa stagione inizia anche con la mancata semina straordinaria, che consente di avere nei fiumi anche maggiori quantità di trote, fario e iridea. Semina che avviene dal 2021 in continuo rinvio di un divieto di porre specie alloctone. L’obiettivo delle associazioni sportive è infatti quello di dimostrare l’importanza del ruolo, economico, sociale e culturale e sul territorio di questi pesci.
Anche quest’anno, con l’approvazione delle commissioni parlamentari dell’emendamento al Decreto Mille proroghe, le associazioni erano pronte per la semina. Ma la burocrazia ha fermato tutto. Il Decreto, infatti, non è stato ancora convertito in legge e non è stato quindi pubblicato in Gazzetta ufficiale. Non vi è, quindi, alcuna autorizzazione alla semina. Da qui la protesta dell’Associazione pescatori di Bergamo.
Per ogni giornata di pesca vige il limite di cattura di quattro capi complessivi di salmonidi, con un massimo di un capo di trota marmorata e suoi ibridi.
Sergio Sonzogni
Venerdì 23 febbraio 2024