Continua la polemica sull’ordinanza del Comune di Almenno San Salvatore che dall’11 settembre, ogni domenica, vieterà l’ingresso delle auto dal ponte di Clanezzo (escluso i residenti). Il sindaco Michele Sarchielli replica ora al presidente della Comunità montana Jonathan Lobati che aveva manifestato la propria contrarietà alla decisione del collega, scrivendo a Provincia e Prefetto e chiedendo quanto meno la possibilità del transito in caso di incidente sulla statale.
Scrive il sindaco di Almenno Michele Sarchielli: “Premesso che i leoni da tastiera li ho sempre detestati, il sottoscritto quando vuole sapere delle informazioni da colleghi-enti li chiama al telefono o li convoca in municipio, almeno io lavoro così. Detto questo voglio sottolineare che sul ponte di Clanezzo vige il divieto per i veicoli con larghezza superiore ai 2,10 metri e il divieto di portata sopra i 35 quintali. Nella via oltretutto la larghezza non consente la realizzazione di un marciapiede a salvaguardia dei pedoni e in certi tratti può transitare solo un veicolo alla volta”.
“Ribadisco che il tratto di strada interessato dall’ordinanza è comunale e rientra nel centro abitato. Presidente, le ricordo che Almenno San Salvatore appartiene alla Comunità montana valle Imagna e che forse prima di scrivere che ci sarà un incontro era meglio chiamare il diretto interessato. Concludo dicendo visto che si parla di viabilità della Valle Brembana: ma l’attuale presidente della Comunità montana Valle Brembana cosa ha fatto per la variante di Zogno ferma da anni proprio quando lui era consigliere provinciale? Ringrazio Regione Lombardia per aver messo a disposizione le dovute risorse per portare a termine questa importante opera. Prima di criticare le ordinanze dei comuni bisognerebbe conoscere la realtà dei fatti ricordando che la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto onde evitare di avere una vittima”.