Forte preoccupazione tra i lavoratori della Sanpellegrino per il rafforzamento nel polo veneto della linea bibite ma anche per la tenuta occupazionale del polo bergamasco.
L’azienda ha chiesto la cassa integrazione per tutti i lavoratori a partire dal 1° febbraio legata soprattutto alle difficoltà relative alla linea vetro dopo le chiusure della ristorazione in tutto il mondo. Per questi motivi oggi è in programma uno sciopero che segue le altre mobilitazioni dei giorni scorsi.
Dall’azienda confermano che da tempo era stato annunciato l’investimento di 50 milioni di euro per assicurare un adeguato sostegno alla crescente domanda di prodotti del gruppo con il quale si intende rafforzare la vocazione di centro produttivo dell’acqua minerale e dei prodotti a base di acqua nello stabilimento di San Pellegrino Terme, realizzando due nuove linee che consentiranno di aumentare la produzione del 20% rafforzando le prospettive occupazionali.
Il motivo di apprensione dei lavoratori e sindacati è legato soprattutto al fatto che molti investimenti siano relativi alle linee per l’acqua aromatizzata destinata ai mercati esteri, su cui esistono molte perplessità , oltre alla possibile perdita delle bibite realizzate a San Pellegrino Terme a favore della sede di Padova, temendo che a lungo andare cali l’occupazione nella sede bergamasca.
Sono molteplici quindi gli aspetti che motivano lo sciopero di oggi a Ruspino.
Venerdì, 22 gennaio 2021