Il comitato “Ospedale vivo” non rinuncia alla lotta per il futuro del presidio di San Giovanni Bianco, unico Ospedale della Valle e da tempo sul piede di guerra con l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, a cui fa capo, ritenuto responsabile della sospensione, in questi anni, di molti servizi considerati basilari.
Il 21 settembre scorso fuori dalla prefettura era stato organizzato un sit-in di protesta nei confronti del Papa Giovanni XXIII e soprattutto della direttrice Maria Beatrice Stasi che era impegnata in una riunione incentrata proprio sul tema in questione.
Ieri, invece, con un pullman a noleggio partito alle 8,30 da San Giovanni Bianco e con mezzi propri, in una cinquantina sono scesi da San Giovanni, San Pellegrino, Zogno e anche da Roncobello per manifestare direttamente davanti all’ingresso del Papa Giovanni XXIII con cartelli, striscioni e slogan: «Giù le mani da San Giovanni Bianco. State facendo morire l’ospedale», «Non chiediamo la luna, soltanto un servizio basilare», «Vogliamo l’ospedale vivo e operativo», per citarne solo alcuni.
Tenuti d’occhio a distanza dalle forze dell’ordine, i manifestanti hanno distribuito volantini e suonato fischietti, muniti di cappellini rossi. “Non vogliono la luna, ma l’Abc dei servizi, richieste ragionevoli che arrivano da cittadini perbene — ha rimarcato il consigliere regionale Niccolò Carretta del quale abbiamo raccolto la testimonianza —, preoccupati per il progressivo svuotamento del loro ospedale e doppiamente penalizzati, visto che devono spostarsi su altre infrastrutture non all’altezza”.
Come ospedale di base, quello di San Giovanni Bianco deve poter fornire tutti i servizi previsti per queste strutture: nessuno chiede reparti di eccellenza, ma almeno quelli necessari per un servizio basilare. Vanno anche riconsiderati gli orari di apertura: non è possibile chiudere ogni giorno alle 17,30 e restare chiuso il sabato e la domenica.
Il comitato contesta il criterio adottato per definire i livelli di servizio, che considera solo il numero degli abitanti e non vi somma quello dei villeggianti che raggiungono i paesi della Valle nei fine settimana e durante le vacanze.
Domenica, 10 ottobre 2021