L’alta Valle Brembana dedica in queste ore un pensiero commosso a Giuseppe Rovelli, 86 anni, morto nella notte fra sabato 12 e domenica 13 novembre all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Negli ultimi mesi il progressivo aggravarsi delle sue condizioni l’aveva visto ricoverato dapprima alla fondazione Don Palla di Piazza Brembana e successivamente a San Giovanni Bianco e a Bergamo.
Rovelli viveva a Cusio con la famiglia e per tutti era semplicemente “il segretario“, per aver svolto per decenni tale ruolo in numerosi Comuni della Valle.
Era un uomo buono e discreto, che faceva scorgere nel suo agire la dignità istituzionale del proprio impegno, evitando sempre di ergersi a protagonista. E protagonista invece lo è stato, a fianco di tanti sindaci, con la competenza puntuale e l’infinita generosa attenzione alle persone e alle loro urgenze.
Ha lavorato per una vita nella pubblica amministrazione, ma mai è stato un semplice “burocrate”. I suoi tratti bonari e rassicuranti, così come le origini altobrembane ne hanno fatto una delle figure storiche dell’alta Valle, nell’era di sindaci come Piero Busi e Davide Calvi.
Fra gli enti in cui ha operato (l’elenco è sicuramente parziale) vanno ricordati i Comuni di Olmo al Brembo, Moio, Valnegra, Foppolo (negli anni del boom sciistico) e Piazza Brembana. Per oltre 20 anni aveva seguito con la propria esperienza anche la neonata fondazione Don Stefano Palla, interpretando con generoso spirito di servizio la necessità di dare seguito allo slancio generoso dei tanti che sostennero l’iniziativa e le sue necessità di amministrazione.
Giuseppe Rovelli lascia nel dolore la moglie Margherita Rovelli, i figli Marco, Guido e Matteo con le rispettive famiglie e gli adorati nipoti. La salma (purtroppo non visitabile) è composta nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni. Martedì 15 novembre sarà trasferita a Cusio, dove nella parrocchiale, alle 15, saranno celebrati i funerali.
Domenica 13 novembre 2022