Stando alle cifre che vengono diffuse ogni giorno, se la situazione sanitaria riguardante il CoViD-19 non è ancora drammatica, tuttavia potrebbe diventare tale se i ritmi dei contagi dovessero ulteriormente crescere.
Per fare tempestivamente fronte a questa evenienza il premier ha predisposto, dopo soli pochi giorni dal precedente e dopo un’estenuante trattativa tra le diverse anime del governo ma anche con le Regioni ed i rappresentanti degli Enti Locali, un nuovo DPCM contenente nuove e più incisive disposizioni restrittive di alcune delle libertà fondamentali garantite dalla Costituzione in assenza di emergenze.
Le limitazioni più pesanti riguardano le cosiddette “Zone rosse”, ossia quelle aree dove l’indice di contagio è considerato alto. E la Lombardia attualmente si trova in questa condizione.
Scatterà quindi, di fatto, il lockdown come l’abbiamo conosciuto a marzo: si potrà uscire di casa solo per andare a lavorare, per fare la spesa, per accompagnare bimbi da e verso la scuola materna o elementare, per motivi di salute o per urgenti necessità e non si potrà uscire dal proprio comune di residenza o rientrarvi se non per tornare alla propria abitazione.
Dovranno rimanere chiusi punti vendita e mercati, bar e ristoranti, tutti quegli esercizi commerciali non considerati essenziali, diversi dagli alimentari, cura della persona, farmacie, banche.
In queste aree, tra le quali figurano Lombardia e Piemonte, sarà lockdown. Si potrà fare ben poco: verrà sospeso anche tutto lo sport, ma sarà concessa la possibilità di fare attività motoria e sportiva all’aperto «individualmente» e solo «in prossimità della propria abitazione».