Il presidente dell’associazione Guide mountain bike Val Brembana non ci sta: “Il passo San Marco poteva essere aperto ad aprile”. Claudio Locatelli ha raggiunto nei giorni scorsi la strada che dal rifugio San Marco 2000 arriva al valico di 1.992 metri, verso la Valtellina.
“E’ stata una stagione di fatto con pochissima neve – dice – e quella poca che è scesa, ormai, se ne è andata da settimane. Il passo San Marco – siamo ormai a fine maggio – è ancora chiuso. Non è così che si può fare turismo. La strada di collegamento tra Val Bembana e Valtellina rappresenta una grande opportunità per la nostra valle: rientra in itinerari turistici europei, per ciclisti e motociclisti. Ci sono motociclisti che avrebbero voluto percorrere il valico già da tempo, ma tutto è ancora chiuso. A perderci è la valle, la sua immagine per il turismo. Come si fa a tenere chiuso un valico di tale importanza?”.
“Eppure il passo Dordona a Foppolo è già aperto – continua Locatelli – come è già aperto da settimana scorsa il passo dello Stelvio, che si trova a 2.700 metri. Possibile che le istituzioni della nostra valle non si facciano sentire? Sono andato di persona a verificare la situazione: neve, ovviamente, zero. Vero, ci sono alcuni sassi pericolanti. Ma non era un intervento che si poteva fare prima? La strada – ci si augura – aprirà a breve, ma è veramente un peccato che ciò avvenga solo ora”.
“Abbiamo inviato ad Anas una richiesta di apertura lo scorso 26 aprile – dice il presidente della Comunità montana Jonathan Lobati – ma non abbiamo avuto risposta. Poi nei giorni scorsi un’altra richiesta e ci è stato risposto che avrebbero aperto in settimana”.
Da Anas, che ha in gestione la strada da due anni, nei giorni scorsi, si era saputo che erano in corso lavori di disgaggio (pulizia dalle rocce più instabili) su entrambi i versanti, brembano e valtellinese. Per tale motivi la strada era ancora chiusa. A breve è prevista la riapertura.
Martedì 24 maggio 2022