Il tentativo di intervista va in scena la sera del 1 agosto, al termine dell’assemblea pubblica di Ats Bergamo sulla carenza di medici e sulla chiusura delle guardie mediche, tenutosi nel municipio di Villa d’Almè. La giornalista di Report, programma di inchiesta di Raitre, Claudia Di Pasquale (già presente in Val Brembana un anno fa per le case di comunità), prova a intervistare il direttore generale di Ats, Massimo Giupponi. Prime domande ma, dopo pochi secondi, tutto si interrompe. Giupponi si toglie il microfono e, stizzito, si rivolge alla giornalista: “Parli con l’ufficio comunicazioni”. Fine dell’intervista.
Report già alcune settimane fa era stata in Val Brembana per capire cosa stesse succedendo ai servizi sanitari, con la carenza di medici e la chiusura delle guardie mediche. Ora la conclusione dell’inchiesta, con la presenza all’incontro che vedeva al tavolo, oltre a Giupponi, il direttore sanitario di Ats Michele Sofia, il presidente del Distretto Giambattista Brioschi e il presidente dell’Ambito Val Brembana Laura Arizzi.
RESTANO CHIUSE PIAZZA BREMBANA, SAN GIOVANNI BIANCO E ZOGNO
Sul fronte dei servizi sanitari, anche in Val Brembana e Valle Imagna, di fatto, poche novità, rispetto agli incontri tenutisi recentemente a San Pellegrino e Piazza Brembana: in tutta la provincia restano 33mila i pazienti senza medico, entro dicembre è prevista l’entrata però in servizio di 53 medici che dovrebbero coprire le carenze. Quattordici le Guardie mediche in provincia considerate aperte, ma non tutti i turni sono coperti, in particolare quella di Sant’Omobono ha la maggior parte dei turni di agosto scoperti.
In Val Brembana aperta (ma non con tutti i turni) solo la sede di Serina. Restano chiuse – e nell’assemblea non sono state comunicate novità o tempi di riapertura – quelle di PIAZZA BREMBANA (riapertura forse a settembre, si era detto alcune settimane fa), ZOGNO E SAN GIOVANNI BIANCO (chiuse da mesi), quindi con forti disagi per la popolazione, in particolare anziana, come sottolineato nel suo intervento dal vicesindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi. Che ha ricordato come “la situazione drammatica della provincia di Bergamo è unica in tutta la Lombardia”, e come non sia accettabile, in alcune sere, “avere solo due medici a disposizione per 246mila abitanti, quando per legge dovrebbero essere 49″.
Nella replica a Milesi e ad alcuni cittadini, Giupponi ha ricordato la carenza di medici, la necessità di rispettare le regole imposte dalla legge e comunque di una situazione che sarebbe in via di miglioramento. All’esterno del municipio il volantinaggio di un rappresentante del Partito dei comitato di appoggio alla Resistenza per il Comunismo che chiedeva le dimissioni della direzione di Ats.
Mercoledì 2 agosto 2023