Il Comune di Foppolo restituirà le seggiovie Quarta Baita e Montebello alla Devil Peak di Giacomo Martignon. La decisione è arrivata nel Consiglio comunale di lunedì 10 ottobre.
Alla fine non c’è stata molta scelta: nel 2006 il Comune avviò l’esproprio delle seggiovie alla Foppolo Evolution di Gianfranco Quarti, per garantire l’avvio della stagione. Ma quell’esproprio non si è mai concretizzato: ovvero il Comune non ha mai pagato le seggiovie, non è quindi mai stato proprietario. In questi 16 anni ha comunque avuto la disponibilità degli impianti di risalita che ha dato in gestione con relativi bandi.
Si arriva all’estate scorsa: la giunta delibera il bando di gestione decennale per le seggiovie ma le successive verifiche giuridiche e poi l’intervento del commissario straordinario che da due anni è chiamato a gestire il passivo comunale di 16 milioni di euro, lo bloccano. Fino alla decisione di lunedì sera del Consiglio (con l’astensione della minoranza). “Non ci sono molte alternative – hanno detto sia il sindaco Gloria Carletti sia il commissario Giuseppe Zarcone – . L’acquisizione costerebbe al Comune sei milioni di euro, tre per l’acquisto e tre per l’uso delle seggiovie in questi anni”.
“La restituzione, invece, costerà circa 3 milioni di euro – ha detto ancora il commissario -. Questa, infatti, la proposta del privato. A questo punto non possiamo perdere l’occasione. Vorrebbe dire ridurre il debito di tre milioni di euro”. La non restituzione degli impianti avrebbe poi ulteriormente aumentato il debito del Comune (è stato calcolato in circa 500 euro al giorno).
Seggiovie di Foppolo, quindi, che torneranno alla Devil Peak, a questo punto proprietaria e gestore di buona parte del comprensorio di Brembo Ski. Il punto di domanda ora riguarda la gestione unitaria e i rapporti con la Sviluppo Monte Poieto di Stefano Dentella, proprietario e gestore degli impianti in Val Carisole, Alpe Soliva Conca Nevosa e Valgussera (quest’ultimo su terreno di Devil Peak).
E lunedì è arrivata anche la nota stampa della Devil Peak: “Finalmente si è arrivati alla decisione. Abbiamo atteso per due anni lasciando la scelta al Comune, disponibili anche a dimezzare il nostro credito pur di chiudere questa vicenda. Purtroppo la risoluzione arriva a ottobre e quindi non c’e’ tempo per fare qualcosa di nuovo per quest’inverno. Poco male, il lavoro da fare è tanto e cominceremo nel 2023. Contiamo di avere le autorizzazioni entro febbraio e di presentare nel 2023-24 una stazione rinnovata. Oltre agli interventi nelle infrastrutture, è importante provare nuove idee, cambiare modello rispetto al passato, differenziarsi dalle altre stazioni”.
E i rapporti con la Sviluppo Monte Poieto?
“Effettivamente c’e’ un problema per quest’inverno. Ormai non c’è più tempo per fare nuovi impianti e risolvere alla radice le questioni prima dell’inizio della stagione. Noi proveremo a metterci una toppa, ma a questo punto ci interessa relativamente poco di questa stagione. Noi guardiamo ai prossimi 10 anni e il problema non sussiste. Noi faremo la nostra stazione sui nostri terreni, che sono l’85% del comprensorio, e per farlo non ci servono accordi con Sviluppo Monte Poieto. Certamente se Poieto vuole collaborare ed associarsi, sono benvenuti”.
Martedì 11 ottobre 2022