Si è concluso con una serie di assoluzioni e prescrizioni nei confronti di sette imputati (con contestazioni diverse) il processo che ha visto al centro Foppolo e la Brembo Super Ski, la società poi fallita nel 2017 dei Comuni di Foppolo, Carona e Valleve. Accuse che andavano dalla turbativa d’asta alle fatture false, dall’abuso d’ufficio alla corruzione.
Gli imputati erano il bresciano Sergio Lima, titolare della Graffer a cui erano stati appaltati i lavori della cabinovia, l’ex sindaco di Carona Giovanni Alberto Bianchi e il suo vice Mario Arioli, il consulente Antonio Ditto, il direttore tecnico della Bss, Vittorio Salusso, i titolari della Tec Pro Giovanni e Andrea Semperboni. La Procura, in particolare, aveva chiesto cinque anni per Lima, più mille euro di multa e la confisca di un milione e mezzo di euro, per l’ipotesi di turbativa d’asta nella gara della cabinovia vinta dalla sua Graffer. L’ipotesi di reato – sono trascorsi otto anni- è andato in prescrizione. Ora Lima potrebbe chiedere i danni al Comune di Foppolo: da questi non avrebbe ricevuto ancora i due milioni e 300mila euro per lavori eseguiti.
Per Foppolo resta ora anche il problema delle due partenze della prevista telecabina, lavori iniziati ma mai conclusi.
Mercoledì 19 giugno 2024