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Dossena, al via la telemedicina. Monitoraggio costante dei pazienti tramite un “orologio”

Il Comune di Dossena, in collaborazione con ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII e l’Agenzia regionale emergenza urgenza (AREU), ha presentato la mattina del 6 settembre, un progetto innovativo di telemedicina, finanziato per 195mila euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta di un progetto sperimentale, che si vorrebbe poi estendere anche ad altre aree.
Il progetto è stato sviluppato in risposta alla necessità di fornire servizi sanitari efficienti e personalizzati ai residenti di aree montane e rurali, spesso svantaggiate dalla lontananza dai servizi sanitari. Grazie a questa iniziativa, i cittadini più fragili, come gli anziani soli e i malati cronici, potranno beneficiare di servizi avanzati di telemonitoraggio, teleconsulto e televisita, senza doversi spostare dal proprio domicilio.

Il progetto partirà a ottobre e coinvolgerà inizialmente 120 pazienti, di cui dieci cronici. Nella pratica i pazienti saranno forniti di una sorta di orologio che controllerà 24 ore su 24 i parametri vitali e non solo, allertando a seconda dei casi, l'”Infermiere del Comune“, i familiari, i caregiver (badanti), il medico di base o, se grave, il servizio 112.

L’iniziativa prevede l’installazione di dispositivi tecnologici all’avanguardia (sorta di orologio), che permetteranno il monitoraggio continuo dei parametri vitali dei pazienti, la gestione degli allarmi in caso di emergenze e la trasmissione sicura dei dati alla centrale di telemonitoraggio. In questo modo, il progetto intende non solo migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche alleggerire il carico sui servizi sanitari di emergenza, gestendo tempestivamente le situazioni meno critiche direttamente sul territorio.
Come detto, il progetto vede la collaborazione tra il Comune di Dossena e partner istituzionali e sanitari, tra cui ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII e AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza). Una sinergia che intende garantire un supporto capillare e un’integrazione efficace tra i servizi sanitari esistenti e le nuove tecnologie messe a disposizione dalla telemedicina.


Uno degli aspetti più significativi del progetto è il suo approccio inclusivo, che vede la partecipazione attiva dell’intera comunità, globalmente intesa: infermieri di famiglia e di comunità, medici di medicina generale, farmacisti, caregiver e volontari saranno tutti coinvolti nel garantire l’efficacia del sistema di telemedicina. Questo modello organizzativo permette di creare una rete di assistenza capillare e di prossimità, che si pone l’obiettivo non solo di migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche di rafforzare il tessuto sociale della comunità.

Uno dei device che sarà dato ai pazienti


Sarà l’utente stesso, in accordo e tramite il suo medico di medicina generale, a chiedere di aderire al nuovo servizio, che sarà attivato mediante la consegna del device tecnologico e l’inserimento nel sistema di monitoraggio. La tecnologia svolge un ruolo chiave, con l’utilizzo di una centrale operativa presso il Comune di Dossena che potrà essere interconnessa con i sistemi di continuità assistenziale già attivi a livello regionale. Questo sistema permetterà di rispondere tempestivamente agli allarmi inviati dai dispositivi di monitoraggio, garantendo interventi rapidi e mirati anche in situazioni di emergenza.
Dossena, con la sua collocazione geografica peculiare, si presenta come un contesto ideale per la sperimentazione di questo modello di telemedicina. Il progetto ha l’ambizione di diventare un esempio virtuoso da replicare in altre aree della provincia di Bergamo, di Regione Lombardia, ma anche a livello nazionale nei comuni di area vasta, contribuendo a ridurre il divario tra le zone urbane e quelle rurali in termini di accesso ai servizi sanitari.

Era presenti all’illustrazione del progetto (sperimentale per un anno), Walter Locatelli, già direttore generale Ats di Milano, quindi il sindaco di Dossena, Fabio Bonzi, il direttore generale di Areu Massimo Lombardo, il direttore generale di Asst, Francesco Locati, il delegato di Ats, Mauro Proserpio, il medico di base di Dossena, Fabio Andreoni, l’assessore regionale Paolo Franco, il vice presidente della commissione Sanità in Lombardia, Roberto Anelli, e Stefano Ghilardi di Bergamo sanità, la cooperativa che fornirà gli infermieri del Comune.

Venerdì 6 settembre 2024

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