Da oggi 6 gennaio, allo stabilimento di Ruspino di San Pellegrino, si inizia a demolire la palazzina che, per oltre mezzo secolo ha ospitato uffici amministrativi, mensa e ambulatorio della storica azienda di acque minerali. Un pezzo di storia della cittadina termale che se ne va.
Per fare posto, però, alla Flagship Factory, lo stabilimento del futuro progettato dall’archistar danese Biarke Ingels. Un’operazione complessiva di 90 milioni di euro, iniziata da circa due anni con la costruzione del nuovo ponte sul Brembo più a sud (quello concluso da poco con la scritta illuminata) e del vicino parcheggio multipiano per i camion della multinazionale. Nei mesi scorsi uffici e mensa sono stati spostati in una nuova palazzina realizzata lato Brembo (dove prima c’era il teatro), ora il via alla demolizione della vecchia struttura. Le ruspe – con lo stabilimento chiuso – andranno avanti a lavorare fino a domenica. Al suo posto, in quest’area, troverà spazio anche l’area espositiva del nuovo stabilimento, aperta al pubblico, con una sorta di museo dell’acqua. L’obiettivo è far diventare la fabbrica di San Pellegrino anche un’attrazione da visitare. “L’azienda – dice il vicesindaco Vittorio Milesi – ha da subito sposato l’operazione di sviluppo turistico che stiamo portando avanti dal 2007 con Regione, Provincia e Gruppo Percassi. L’architettura del nuovo stabilimento e l’area espositiva aperta al pubblico vanno quindi in tale direzione: saranno sicuramente un elemento di grande richiamo”.
Giovedì 6 gennaio 2022