Nel maggio di quattro anni fa – era il 2018 – si staccò ufficialmente dall’Avis. Un addio che avvenne dopo anni di “battaglie” per vedere riconosciuto il desiderio dei propri volontari di poter donare a Brembilla. Erano gli anni in cui l’Avis aveva deciso di spostare le donazioni di sangue dai paesi agli ospedali. Una decisione a cui si opposero poche sezioni in provincia di Bergamo, tra cui quella di Brembilla, forte di una sede attrezzatissima proprio per la donazione “in casa”.
Alla fine Brembilla la spuntò, riuscì ad avere la propria associazione riconosciuta dalla Regione Lombardia per poter continuare a donare sangue in paese. E si costituì in Libera associazione volontari sangue (Lavs). Oggi l’associazione guidata da Fabrizio Salvi conta 460 volontari-donatori, con donazioni che – negli ultimi anni – sono aumentate raggiungendo nel 2020 quota 885 e ben 1.026 lo scorso anno. E dei 460 donatori ben 170 arrivano da fuori Brembilla, segno che quell’idea di voler legare al paese la donazione, aveva un suo profondo significato: il legame con la comunitĂ , l’associazionismo, il fare socialitĂ .
Quest’anno la Lavs (ex Avis Brembilla) festeggia il mezzo secolo, in perfetta forma: l’appuntamento per la Festa del donatore è dal 19 al 29 maggio, con serivizio ristoro e concerti al padiglione Expo. Domenica 15 maggio, invece, si è tenuta l’inaugurazione del monumento al Donatore, nei pressi della chiesa prepositurale. Successivamente le premiazioni dei donatori.
Martedì 17 maggio 2022