Jonathan Lobati, presidente della Comunità Montana Valle Brembana ma in questo caso nella veste di primo cittadino di Lenna, non sembra affatto disposto ad accettare passivamente quello che a tutti gli effetti appare a molti un provvedimento eccessivo ed inopportuno della DIGOS di Bergamo.
Nel suo sfogo sui social Lobati così attacca l’atteggiamento sanzionatorio a fronte di una manifestazione popolare in difesa dell’Ospedale di San Giovanni Bianco tenutasi lo scorso 7 agosto: «Si può festeggiare la vittoria agli Europei con un pullman bloccando una via della Capitale, si possono fare i rave (con morto) tenendo in ostaggio un paese per giorni… ma non è consentito manifestare per i servizi e la salute della propria gente. “Forte con i deboli, debole con i forti” Cit. Repubblica Italiana».
A quel corteo, che aveva bloccato intorno alle 9 di mattina per circa un’ora il traffico sulla strada provinciale avevano preso parte un migliaio di manifestanti ed una trentina di sindaci della Valle oltre a Lobati ed a Gianluca Arnoldi, sindaco di Taleggio, i primi due destinatari della sanzione amministrativa consegnata ieri dalla Questura di Bergamo.
L’entità della pena può variare dai mille ai quattromila euro, cifra non indifferente se si considera che la carica di sindaco nei comuni piccoli e piccolissimi della Valle viene compensata con un’indennità quasi simbolica.
La vicenda sta smuovendo anche la politica, perfino quella nazionale, che si interroga sulle possibili conseguenze a livello locale di questo inopportuno inasprimento di rapporti fra istituzioni e territorio su un tema, quello della difesa delle proprie strutture sanitarie, sulle quali dovrebbe invece realizzarsi una piena convergenza di vedute e di obiettivi.
Un urgente incontro con il Prefetto Enrico Ricci è stato chiesto dal deputato leghista Daniele Belotti molto critico verso un provvedimento sanzionatorio che ha il sapore amaro dell’umiliazione nei confronti dei residenti della Valle. Di «passo falso nei confronti delle nostre Istituzioni locali» parlano i deputati bergamaschi Stefano Benigni e Alessandro Sorte.
Ci si augura che gli appelli al Prefetto siano sufficienti ai fini della sospensione dei provvedimenti in corso ed al ritiro delle notifiche già eseguite, riconoscendo ai sindaci sottoposti a sanzioni la perfetta buona fede nell’aver sostenuto le ragioni dei loro amministrati.
Martedì, 24 agosto 2021