Dopo l’inaugurazione della Casa di comunità di Sant’Omobono Terme, sarà la volta, entro fine anno di quelle a Zogno e Villa d’Almè. I tempi sono quelli del cronoprogramma di attuazione della riforma sanitaria di Regione Lombardia.
La Casa di comunità di Zogno, punto di riferimento per la Valle Brembana, avrà sede in piazza Belotti, dove ora si trovano Ats e Asst Papa Giovanni XXIII. Sarà proprio l’Asst a gestire la Casa di Zogno.
Quali i servizi? La Casa di comunità avrà al suo interno un’equipe composta da medici di base, assistenti sociali, infermieri e associazioni di volontariato. Ospiterà il Punto unico di accesso (Pua) ovvero uno sportello di ascolto, informazione e orientamento alle persone affette da patologia cronica e/o fragilità socio-sanitaria. Luogo in cui ogni cittadino potrà rivolgersi per ottenere informazioni relative ai servizio socio sanitari. Sarà rivolto in particolare alle persone con bisogno complessi, anziani e con disabilità. Utilizza anche telemedicina e telemonitoraggio.
Sempre entro fine anno è prevista l’attivazione anche della Casa di comunità di Villa d’Almè e dell’Ospedale di comunità di San Giovanni Bianco. Proprio durante l’inaugurazione a Sant’Omobono, l’assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, ha ricordato come per il presidio sanitario brembano che diventerà Ospedale di comunità è previsto uno stanziamento di un milione e mezzo di euro.
Queste le caratteristiche di un’ospedale di comunità, come sono descritte da Regione Lombardia: “Gli ospedali di comunità sono strutture sanitarie di ricovero di cure intermedie, destinate a RICOVERI BREVI per pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a BASSA INTENSITA’ CLINICA. Gli ospedali di comunità contribuiscono a fornire cure più appropriate riducendo, ad esempio, gli accessi impropri al pronto soccorso o ad altri servizi sanitari“.
Lunedì 25 luglio 2022