Niente da fare. Ancora una volta il trofeo internazionale di scialpinismo Parravicini – una delle gare storiche, nata nel 1936, di questa disciplina – non si disputerà. Annullato per pericolo valanghe nel 2018 e 2019, sospeso per il Covid nel 2020 e 2021, ora il trofeo (sarebbe stata la 70esima edizione) “scivola” su una querelle tra Comune di Carona (territorio in cui la gara si disputa) e il Cai Bergamo, organizzatore dell’evento sportivo.
La cronistoria: a inizio aprile il Cai, vista la nevicata, effettua un sopralluogo sul campo e decide di disputare la gara il 24 aprile. Gara che, avrebbe avuto come sempre il suo quartier generale, partenza e arrivo, al rifugio Fratelli Calvi. Ma il Comune di Carona comunica che, già da tempo, ha in previsione lavori improrogabili di sistemazione della strada rurale che da Pagliari arriva alla cascata, quindi l’ultimo lotto di sistemazione della strada dal Prato del lago al rifugio Longo (pena la perdita del finanziamento). I lavori dovrebbero iniziare subito dopo Pasqua, il 19 aprile. Stessa strada che porta al rifugio Calvi, usata per portare con le jeep organizzatori e atleti della gara. Il Cai chiede di spostare di una settimana il cantiere, la risposta del sindaco Giancarlo Pedretti è inizialmente negativa.
A quel punto il Cai annulla la manifestazione, contratti con Soccorso alpino e Croce rossa. Trascorrono poche ore e il Comune – è la sera del 10 aprile – comunica di aver cambiato idea: “Abbiamo rivisto con le imprese incaricate la pianificazione dei lavori alla strada”, scrive in una nota stampa il sindaco Pedretti. I cantieri apriranno dal 26 aprile, proprio per consentire la manifestazione sportiva. “Troppo tardi – replicano dal Cai -. Ormai abbiamo annullato l’evento, non ritorniamo più indietro”.
Niente Trofeo Parravicini. Alla base, forse, della decisione di non cambiare di nuovo idea da parte del Cai, anche la constatazione che la neve tardiva caduta a inizio aprile (30-50 centimetri), probabilmente non sarebbe arrivata al 24 aprile.
Lunedì 11 aprile 2022