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HomeRedazionaleCronacaCarona: l'ex vicesindaco rischia il carcere per truffa

Carona: l’ex vicesindaco rischia il carcere per truffa

Mauro Arioli ex vicesindaco di Carona rischia di andare in carcere dopo che il suo ricorso in cassazione è stato respinto.

I fatti risalgono al 2015 quando Arioli svolgeva i suoi affari tra il Principato di Monaco e il Veneto.

Nel Principato di Monaco il 58enne è stato condannato a 2 anni per una truffa di 636.400 euro, relativa a 2 pariglie di diamanti purissimi e 3 orologi, perchè l’assegno lasciato come garanzia risultò scoperto; per lo stesso fatto è stato accusato anche di aver denunciato una falsa rapina.

La vicenda di Verona riguarda sempre una truffa di lusso, avrebbe raggirato la titolare di una prestigiosa gioielleria in centro, alla quale consegnò per una valutazione, i preziosi oggetto della denuncia di furto simulato, ottenendo la certificazione sia del deposito sia della consegna avvenuta dopo la valutazione di circa un milione di euro.

Alla commerciante di Verona inoltre lasciò in garanzia un assegno poi risultato scoperto ed usato in un secondo raggiro, presentando anche una procura notarile per l’acquisto a titolo di investimento di beni preziosi ricevuta dalla proprietaria di una famosa multinazionale dolciaria, ritirando quindi gioielli per un valore che supera i 400 mila euro.

Dal giorno successivo Arioli si rese irreperibile insospettendo la commerciante che decise di denunciare il tutto ai Carabinieri.

Ora che la condanna è diventata definitiva Arioli avrà tempo sei mesi per restituire i preziosi oggetti spariti oppure se non pagherà i 408 mila euro corrispondenti al loro valore non potrà godere della sospensione della pena e dovrà scontare in carcere la condanna a 1 anno e 8 mesi.

Il suo avvocato Benedetto Maria Bonomo, in accordo con il suo assistito, vista l’entità della pena sta valutando una misura alternativa al carcere.

Il 23 novembre prossimo Arioli sarà in aula insieme agli imputati del maxi processo Foppolo che non hanno scelto i riti alternativi, per lui l’accusa è di essersi spartito una tangente sulla seggiovia Conca Nevosa mentre era in Comune (tra il 2009 e il 2014).

Lunedì, 15 novembre 2021

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