Ancora una domenica di disagi e proteste quella del 23 gennaio per il servizio di trasporto pubblico mancante in Valle Brembana. Dopo lo stop del 16 gennaio il disservizio si è ripetuto e la Valle Brembana è di fatto rimasta senza linee attive da Piazza Brembana a Bergamo. A causare lo stop la carenza di autisti, a casa per quarantena da Covid. Settimana scorsa l’Agenzia del trasporto pubblico di Bergamo aveva comunicato che circa il 15-20% dei 250 autisti della società Arriva (che gestisce il trasporto in Valle Brembana) non era disponibile. Si erano sollevate le proteste – oltre che degli utenti, in particolare turisti – anche degli amministratori locali, da San Pellegrino alla Comunità montana Valle Brembana.
Già domenica 16 gennaio un gruppo di turisti era rimasto a piedi a San Pellegrino e aveva dovuto noleggiare un minibus privato per raggiungere Bergamo. Stessa situazione domenica 23 gennaio come denuncia l’ex consigliere provinciale e residente a San Pellegrino Demis Todeschini. “Incontro una coppia di turisti francesi che desolatamente aspetta il pullman per andare a Bergamo e poi in aeroporto, dopo un weekend alle terme. Spiego loro che devono chiamare il taxi. Un bel biglietto da visita per il turismo delle nostre valli! E la Provincia tace?”, scrive Todeschini.
Forte la protesta anche del Comune di San Pellegrino che scrive in una nota: “Per la seconda domenica consecutiva registriamo con sconcerto e rabbia la cancellazione di tutte le corse del servizio di trasporto pubblico che interessano la Valle Brembana”. La nota del vicesindaco Milesi parla ancora di lamentele e proteste di turisti e residenti che devono anche andare al lavoro. E punta il dito contro chi con “leggerezza e superficialità disarmanti e imperdonabili, non ha neppure tentato di limitare le gravi difficoltà e i disagi che tale situazione determina. L’emergenza sanitaria non può costituire un alibi per giustificare la totale cancellazione del servizio di trasporto pubblico”. E alla fine il vicesindaco annuncia che, insieme ad altri enti locali, valuterà la possibilità di presentare “alla competente autorità giudiziaria una denuncia per interruzione di servizio pubblico”.
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Così aveva replicato alle proteste settimana scorsa il direttore dell’Agenzia dei trasporti di Bergamo Emilio Grassi: “Abbiamo dovuto fare una scelta. Si è deciso di garantire il servizio nei giorni feriali, quando viaggiano pendolari lavoratori e studenti. Sostituzioni non sono possibili: difficile trovare autisti per un periodo limitato e i subappalti del servizio sono già stati fatti, non possiamo farlo anche per la domenica”.
Domenica 23 gennaio 2022