Le temperature elevate della scorsa estate, i rari temporali, non hanno creato le condizioni ideali per la crescita dei tartufi nella bergamasca facendo raddoppiare i prezzi rispetto al 2020 fino a raggiungere i 500 euro al chilogrammo.
In controtendenza l’ultimo mese che ha avuto un clima promettente per il tartufo invernale. Nella nostra provincia si trovano solo tartufi neri, durante i periodo di raccolta da giugno fino a marzo.
Bracca è ritenuta la capitale bergamasca del tartufo con le sue tartufaie artificiali attivate sul territorio comunale da più di 20anni, dove sono stati piantati dei noccioli che insieme a fattori ambientali permettono la crescita del tartufo nero.
L’associazione tartufai nata per la valorizzazione del territorio, in collaborazione con il Comune, organizza dimostrazioni di battute di caccia al tartufo, serate a tema presso ristoranti della zona, corsi di formazione per il conseguimento della licenza obbligatoria per legge per chi vuole svolgere questa attività .
Formazione e promozione sono fondamentali per far conoscere questo prodotto ai consumatori che fino a poco tempo fa ignoravano la presenza di questa tipologia orobica del prelibato fungo, il tartufo appartiene alla famiglia dei funghi che crescono sotto terra.
La più celebre e preziosa tipologia del tartufo, bianco di Alba, quest’anno ha raggiunto prezzi accessibili a pochi, fino a 5.000 euro al chilogrammo.
Lunedì, 18 ottobre 2021