“Ciao zio Andrea, ti ricorderemo con una preghierina ogni sera, prima di andare a dormire. E che tu possa vegliare su di noi. Ti vogliamo bene, Martina e Alessia”. Sono le parole commosse – durante i funerali – delle nipotine di Andrea Salvi, il 34enne di Berbenno morto giovedì 30 marzo, nella sua casa di Piazzasco a Berbenno, dopo che, lunedì 27 marzo, era stato trovato riverso sulle scale di casa caduto per un malore.
Tantissime le persone che lunedì 3 aprile, dalle 10, hanno preso parte alla cerimonia funebre del giovane. Andrea Salvi era di Berbenno, abitava in località Piazzasco, al confine con Laxolo di Val Brembilla, dove lavorava come operaio, dove aveva amici e dove in tanti lo conoscevano.
Gremita la parrocchiale di Berbenno per i funerali celebrati dal parroco don Michele Lievore: “Mettiamo il nostro fratello Andrea nelle mani di Gesù, l’unico capace di far risorgere. Non lo consegniamo a una tristezza, a una solitudine, ma lo consegniamo a un abbraccio, che è un abbraccio di Dio. E questa parola di Gesù “Lazzaro, vieni fuori”. Forse è anche la nostra preghiera di oggi. Signore, fai venire fuori Andrea, fallo venire fuori dalla tristezza, dal dolore, dall’angoscia, dal buio, portalo alla tua luce, al giorno nuovo. Aiutalo a scoprire che la vita è davvero un dono”.
Quel dono che Andrea Salvi ha conosciuto anche al termine della sua vita, donando gli organi. Alla cerimonia erano così presenti i rappresentanti, con i labari, dei gruppi Aido della Valle Imagna, di Berbenno, Val Brembilla, Zogno e Villa d’Almè. Tanti anche i giovani amici che hanno voluto far sentire la loro vicinanza ai famigliari: Andrea Salvi era un grande tifoso dell’Atalanta e sopra la bara è stata posta una maglia neroazzurra mentre gli amici hanno portato lo striscione di saluto “Ciao Pippo”, accendendo i fumogeni di addio all’ingresso del cimitero. Andrea Salvi, che aveva perso il padre Emilio 15 anni fa, lascia la mamma Agnese e la sorella Laura.
Andrea Salvi
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Lunedì 3 aprile 2023
