Fu preside al neonato istituto tecnico di Zogno dal 1985 al 1993, grande difensore della scuola di montagna. Fu anche chiamato, nel 2016, dai sindaci della Valle Serina per progettare una nuova scuola di quei territori.
Saranno celebrati mercoledì 9 ottobre, alle 15, nella chiesa di Sorisole, i funerali di Luigi Roffia, scomparso lunedì 7 ottobre, a Sorisole, paese dove abitava. Originario del Mantovano, aveva 73 anni. E’ stato uno degli uomini più conosciuti e illuminati nella scuola bergamasca. Dopo Zogno guidò l’istituto Magistrale Suardo a Bergamo, fu provveditore agli studi, insegnante al liceo Lussana di Bergamo.
Nel 2016 i sindaci della Valle Serina lo chiamarono proprio per la sua grande competenza e per la difesa delle scuole di montagne In quegli anni, causa la bassa natalità, le scuole della valle rischiavano la chiusura. Grazie anche ai suoi consigli su riorganizzazione di trasporti e potenziamento dei curricula – si riuscì a trovare la soluzione per salvarle.
Il ricordo dell’ex alunno, Marco Musco, di San Pellegrino: “Addio Luigi Roffia, quante gliene abbiamo fatte passare pover uomo. Ho sempre il sorriso quando penso a lui, che era molto severo, ma anche molto comprensivo, come solo gli individui con quel tipo di intelligenza sanno essere (amico personale di John Forbes Nash). Non ci permetteva di saltare scuola; un giorno ci abbiamo provato e ci siamo messi a fare autostop in direzione Bergamo, ci ha raccolti lui che saliva in direzione opposta e ci ha portati in classe, senza dire niente a casa. In gita di Terza ragioneria ci ha portati a trovare i suoi amati frati a Grottaferrata, a farci assaggiare una tanica del loro vino bianco “de li castelli” della quale abbiamo ovviamente abusato. L’ultimo giorno dell’ultimo anno di scuola gli volevamo così bene da volerlo prendere e lanciare in aria, come si fa con gli allenatori dello sport, e lo odiavamo tanto, per il ruolo, da decidere di lasciarlo cadere dopo il quinto lancio, non tutti lo hanno accompagnato a terra alla fine. Grazie di tutto Gigi Roffia, scusa di tutto”.
Martedì 8 ottobre 2024