L’ACI di Bergamo non può stare a guardare in silenzio la pioggia di aumenti che si abbatte su tutto il Paese per il caro-bollette di benzina, luce, gas e metano. Giorno dopo giorno è un crescendo di prezzi che lievitano e che colpiscono le famiglie e l’economia in ogni settore, con una filiera che va dagli automobilisti, agli autotrasportatori, fino ai pescatori di Anzio.
Sono molte le categorie professionali che si lamentano ormai da mesi, sfiancate da prezzi alle stelle e promesse di interventi frenanti che non arrivano. Se si fermano i trasporti, ne risentono inevitabilmente tutti.
L’ACI si fa interprete di questa sofferenza insostenibile, alla quale ha dato un forte clamore mediatico la dichiarazione sferzante del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che è un tecnico di alto profilo nella compagine governativa. Parlando senza giri di parole, Cingolani ha detto che “stiamo assistendo a un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato: non esiste una motivazione tecnica, è una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi, una colossale truffa e spese di imprese e cittadini”. Dalla borsa della spesa ai rifornimenti di carburante è una crescita quotidiana dei prezzi, per giunta in una condizione di doppia emergenza, con il perdurante covid e il conflitto in Ucraina. Fonti del ministero della Transizione hanno spiegato che la parola “speculazione” era riferita “al prezzo di greggio e gas, in aumento esponenziale nonostante non ci sia carenza dell’offerta”, ma la sostanza non cambia ed è che si impone un urgente e concreto cambio di rotta, calmierando la spinta all’insù dei costi di luce e gas e dell’intero indotto.
“Si faccia in fretta e si decida senza ulteriori temporeggiamenti perché il mondo dei trasporti e la gente non ne possono più” – dice il presidente dell’ACI di Bergamo, Valerio Bettoni, che sottolinea come “l’ACI vuole dare voce allo stato di sofferenza in cui ci troviamo, sollecitando in parallelo aiuti per le molte imprese sull’orlo di chiusura per l’impennata dei carburanti e dell’energia elettrica. Contro questa bolla speculativa, occorrono aiuti – conclude Bettoni, che come ACI si sente sindacato dei 25 mila soci bergamaschi e di tutti gli automobilisti – sotto le forme più necessarie e opportune che la politica deve trovare e mettere in atto. I mezzi ci sono: dal disboscamento delle accise alla sospensione a tempo dell’IVA, dai ristori a fondo perduto, alla cassa integrazione gratuita fino allo scostamento di bilancio, cui fa cenno qualche forza politica. In questa rivendicazione vogliamo che scenda in campo autorevolmente l’ACI nazionale: per raffreddare le bollette di benzina, luce e gas e ridare fiato all’economia”.
Mercoledì 16 marzo 2022