Si parla delle voci secondo le quali a fine anno si dovrebbe chiudere un capitolo importante, aperto nel 1976 e proseguito gloriosamente per 45 anni, ma alla Sacbo, la società che gestisce l’Aeroporto di Orio al Serio, ed alla DHL, il colosso tedesco del trasporto e distribuzione delle merci fino ad oggi operante al “Caravaggio”, nessun commento, solo bocche cucite. Gli unici ad esprimere preoccupazione ed a mostrare comprensibili reazioni sono i sindacati, per la probabile perdita di una novantina di posti di lavoro.
La recente apertura del nuovo hub di Malpensa sembra aver indotto DHL ad abbandonare Orio, spostando l’attività ad ovest proprio a Malpensa e ad est a Montichiari, presso lo scalo bresciano. Incerto il destino dei 90 addetti bergamaschi, ai quali verrebbe offerta l’alternativa del ricollocamento in altre sedi della società tedesca.
Bergamo perde così un pezzo importante sia per l’aeroporto che per il territorio ed è una decisione che richiede una convincente motivazione da parte di una realtà presente da tanti anni nel corso dei quali Orio è diventato uno dei più importanti centri di movimentazione delle merci aeree di tipologia “courier”. Va detto peraltro che negli ultimi anni l’impegno della DHL su Orio si stava già riducendo in vista dell’apertura del grande hub alla Malpensa.
Sembrano tramontate anche le residue speranze di mantenere una parte di attività a Orio, perché l’accordo con Sacbo per l’affitto dei magazzini scadrà a fine anno e non sarà rinnovato: nessuno degli attuali 90 addetti con età media 50 anni è nelle condizioni di richiedere un prepensionamento, e rimanere a lavorare in zona dipenderà dalla possibilità di riassorbimento in altri servizi di movimentazione delle merci all’interno dello scalo. Diverso destino, invece, per i trecento impiegati degli uffici, che proseguiranno l’attività in nuovi locali che la DHL sta cercando nei pressi del sito attuale.
Venerdì, 16 luglio 2021