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Lotta al CoViD-19: non esiste la soluzione perfetta

Sfortunata coincidenza o segnale della Provvidenza? La prima parziale fornitura di 184mila dosi di vaccino della multinazionale americana Johnson & Johnson รจ giunta ieri a Pratica di Mare proprio mentre in tutto il mondo veniva diffusa la notizia che la distribuzione del prodotto era stata sospesa negli USA e che ne veniva nel contempo rinviata la consegna in Europa.

Da oltre un anno le nostre autoritร , con lโ€™aiuto dellโ€™informazione di sistema, stanno assicurandoci che usciremo da questa situazione disastrosa, sotto il profilo sanitario ma ancor di piรน sotto quello economico, solo dopo che avremo raggiunto lโ€™immunitร  di gruppo.

Si sta facendo strada la sensazione che per raggiungere tale risultato sarร  sempre piรน problematico contare su una pianificazione di massa, sistematica e ordinata, della campagna vaccinale, e ciรฒ per almeno due ordini di motivi: il basso livello qualitativo degli organi preposti alla programmazione ed alla gestione organizzativa di tale emergenza e la inaffidabilitร  delle case farmaceutiche per quanto riguarda gli impegni presi in merito alla fornitura dei vaccini.

Va da se che prima di aver reso immuni almeno 70 italiani su cento, grazie ai vaccini oppure a seguito di guarigione dallโ€™infezione, non ci potrร  essere un ritorno alla normalitร  e le attivitร  economiche e professionali continueranno a subire difficoltร  ed interruzioni, con gravissimi danni talvolta irreversibili per lโ€™intera nazione.

La regola sembra dunque ormai questa: per riaprire in sicurezza serve lโ€™immunitร  di gregge, per ottenerla servono le vaccinazioni a tappeto, che perรฒ necessitano della totale disponibilitร  di vaccini, luoghi e personale per la somministrazione.

In Italia, oggi, a questo processo logico si รจ aggiunto un ulteriore problema: posto che le dosi non saranno sufficienti per tutti e per molti mesi ancora, nella pianificazione si deve dare la precedenza ai soggetti piรน fragili e anziani oppure agli addetti a comparti considerati strategici ai fini dellโ€™economia nazionale, come la ristorazione, il turismo, il terziario in genere?

Su questo tema politica e amministrazioni regionali e locali hanno opinioni incompatibili ed il compromesso che potrebbe uscirne, cโ€™รจ da aspettarselo, sarร  in grado di scontentare tutti indistintamente. A meno che si verifichino eventi imprevedibili, come lโ€™apertura a nuovi fornitori in precedenza neppure presi in considerazione: la Russia in particolare, con il suo โ€œSputnikโ€ distribuito ormai in una quarantina di Paesi nel mondo, che sembra essere efficace al 92%, ha un prezzo contenuto di 10 dollari a dose e, soprattutto, produce scarsi effetti collaterali.

La situazione reale ad oggi: dallโ€™ultimo report settimanale risultano 1.975 nuovi positivi in tutta la Lombardia, dei quali solo 71 a Bergamo, con oltre 38 mila tamponi e con un bilancio di ricoveri ancora in diminuzione. Si attesta al 5,1% il rapporto tra positivi e tamponi effettuati, mentre i deceduti assommano a 94.

Numeri tutto sommato confortanti, ai quali si aggiunge il previsto imminente completamento delle vaccinazioni eseguite sugli ultraottantenni ed il buon avvio per il resto della popolazione, pur tra difficoltร  di carattere organizzativo che persistono anche dopo la sostituzione della piattaforma gestionale di Aria con quella di Poste Italiane.

Mercoledรฌ, 14 aprile 2021

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