I militari della Sezione Operativa del N.O.R.M. del Comando Compagnia
Carabinieri di Treviglio, hanno comunicato l’Ordine di esecuzione di Ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere a carico di D.S, 42enne pregiudicato di Cortenuova (BG), emessa lo scorso 10 novembre dal GIP del Tribunale di Bergamo, Dott.ssa Federica Gaudino, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo orobico, a seguito della denuncia per violenza sessuale e lesioni personali aggravate, presentata presso la Stazione Carabinieri di Romano di Lombardia lo scorso 18 ottobre, da una donna del posto.
L’arresto è scaturito dall’attività di indagini avviata dai militari proprio a seguito della minuziosa denuncia, presentata dalla vittima che ha riferito dell’aggressione e della violenza subita nel tardo pomeriggio dello scorso 18 ottobre, in un sottopasso di Romano di Lombardia, mentre a piedi rientrava a casa.
Nella circostanza la donna era stata raggiunta alle spalle dall’aggressore che era in sella ad una bicicletta, è riuscita a prendere il cellulare dalla tasca per chiedere aiuto, il suo aguzzino con violenza l’ha strappato della mani bloccandola contro un muro ed iniziando a palpeggiarla.
La vittima ha cercato di reagire ed è stata spintonata a terra, la caduta le ha procurato delle microfratture al bacino, nonostante questo è riuscita a dare l’allarme.
L’aggressore si è dato alla fuga in sella alla sua bicicletta.
La donna soccorsa dai sanitari ha voluto subito denunciare l’accaduto ai Carabinieri della Stazione di Romando di Lombardia e grazie alle precise indicazioni fornite e alle riprese delle telecamere sono riusciti a risalire al responsabile della violenza.
I militari ritenendo che ci fosse il grave rischio che il soggetto potesse ripetere il reato a danno di altre donne, hanno richiesto la misura cautelare della custodia in carcere che è stata accolta dal Giudice.
Il responsabile della violenza è stato portato presso la Casa Circondariale di Bergamo dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il previsto interrogatorio di garanzia.
Gli elementi sino ad ora acquisiti portano i militari a pensare che l’aggressore si sia reso responsabile in passato di simili reati e come spesso accade in queste situazioni le vittime non abbiamo denunciato le violenze subite.
I Carabinieri proseguono nelle indagini, rimanendo in attesa di eventuali ulteriori denunce.
Domenica, 14 novembre 2021