Come una crisalide, viva ma rinchiusa, immobile. E che non dimentica di essere stata farfalla, di avere, nonostante la tremenda malattia che l’ha avvolta, la capacità di planare oltre la montagna. E vedere un futuro.
Si intitola “La leggerezza della farfalla” ed è il filo conduttore della performance che domenica 29 dicembre, alle 15,30, all’oratorio di Zogno, avrà al centro la storia di Claudia Ghisalberti, mamma di 59 anni, che dal 2018 è affetta da Sla, malattia che da tre anni la immobilizza completamente, costringendola a comunicare solo con un puntatore oculare.
Gli occhi di Claudia, di fatto, grazie a sofisticate tecnologie, diventano il mouse del suo computer. “Posso comunicare con il mondo solo con gli occhi – dice Claudia – ma non mi arrendo. Combatto per me e per i miei figli”. “Fiat lux” (Sia luce), aggiunge mentre accende l’albero natalizio, con una delle sue tante frasi in latino con cui sintetizza il desiderio di speranza e vita.
Claudia, ex interprete (conosce tre lingue straniere) alla Cms di Zogno, abita a Somendenna di Zogno, con la mamma ottantenne, i figli adolescenti Maria, Giacomo e Giovanni e tre badanti che si alternano nelle cure. Un quarto figlio, Mattia, è sposato. Ha un fratello, Matteo, conosciuto a Zogno, ma residente a Parigi, dove lavora come giornalista.
“La performance – dice Elena Salvi di San Pellegrino, parte del gruppo di amiche di Claudia che organizza l’evento – durerà circa due ore: un attore leggerà cinque poesie dal libro scritto da Claudia, ci saranno il canto della scuola di Bergamo “Musical original People” e l’esibizione pittorica di Laura Orlandini di San Pellegrino, che dipingerà durante il ballo. E poi il docufilm di circa 10 minuti sulla vita prima e dopo la malattia, di Claudia, realizzato da Arianna Serafini di San Pellegrino. L’obiettivo è raccogliere fondi a sostegno della famiglia ma anche creare una rete di amicizia attorno a lei”. Crisalide che non dimentica di essere stata farfalla…
Sabato 28 dicembre 2024