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Viadotto di Sedrina: “Armature corrose”, da marzo i lavori e la chiusura di due corsie

Un elevato grado di corrosione delle armature” conseguenza anche delle “infiltrazioni di acqua provenienti dai giunti di dilatazione presenti sul piano viario del viadotto”: così si esprime la relazione tecnica sullo stato del viadotto di Sedrina che dal marzo 2024 – e per otto mesi – sarà oggetto di un maxi intervento di messa in sicurezza. Costruita negli anni Settanta e aperta nel 1981, la struttura necessita di un importante e complesso intervento di manutenzione.

Mercoledì 15 novembre, nei pressi dello svincolo per Ubiale, la ditta incaricata dal Consorzio veronese Odos, a cui sono stati appaltati i lavori, ha effettuato le prime indagini.

L’intervento in primavera prevede anche l’adeguamento delle barriere di sicurezza, dell’illuminazione e della regimazione delle acque. Durante i lavori, due delle quattro corsie (a partire dalle due in direzione Zogno) saranno chiuse al traffico. Si viaggerà quindi a doppio senso di marcia sull’altra carreggiata. I lavori, a cura della Provincia, costeranno 4,5 milioni di euro.

LA CURIOSITA’ STORICA

La variante di Sedrina (viadotto) venne aperta alle ore 11 del 23 novembre 1981. Regista dell’operazione per realizzare l’opera fu l’architetto Vito Sonzogni, allora assessore regionale ai Lavori pubblici. A transitare per prima sul viadotto fu una Fiat 126: al volante Antonella Pesenti di Zogno.

La cronaca dell’apertura della variante di Sedrina su L’Eco di Bergamo del 24 novembre 1981

Lamiere danneggiate sul viadotto di Sedrina

Giovedì 16 novembre 2023

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