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La “Macchina del Triduo” a San Giovanni Bianco: ultimo esempio in Val Brembana – VIDEO

Le “Macchine del Triduo” nacquero intorno al 1700, e venivano montate in genere nel periodo che precede la Quaresima. Luci e ornamenti spettacolari, servivano per allontanare i fedeli dallo sfarzo delle feste carnevalesche e avvicinarli alla preghiera per i morti.

In Valle Brembana a continuare in questa antichissima tradizione, è la parrocchia di San Giovanni Bianco, dove ogni anno una quindicina di volontari del Gruppo Sacra Spina e non montano la “macchina” scenografica che poi viene accesa (lumini e parte elettrica) in occasione delle tre giornate di celebrazione per il ricordo dei defunti (quest’anno nel weekend 7-9 marzo).

“La macchina viene montana circa tre settimane prima – dice Ettore Galizzi, presidente del Gruppo Sacra Spina – e servono sette giorni per montarla pezzo per pezzo (centinaia, ndr). Un lavoro non semplice, come fosse un puzzle che, fortunatamente, ha tessere numerate. Oggi, San Giovanni Bianco è ormai rimasto uno dei pochi paesi che montano la “macchina” del Triduo (un altro è San Gallo, frazione di San Giovanni Bianco, ndr), tradizione che da noi si tramanda da circa metà del 1800, quando venne montano per la prima volta. Anche se, forse, alcuni pezzi hanno una data anche anteriore”.

Nel 2010, proprio per iniziativa del Gruppo Sacra Spina, la struttura portante posteriore alla “macchina” è stata rifatta e messa in sicurezza. Anche i tendaggi sono ora ignifughi.

Martedì 11 marzo 2025

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