Il portale della Valle Brembana e delle Orobie

spot_imgspot_imgspot_imgspot_img
HomeRedazionaleIn evidenzaPiazzatorre, 33 gruppi per il 70° delle penne nere. Inaugurato il piazzale...

Piazzatorre, 33 gruppi per il 70° delle penne nere. Inaugurato il piazzale Alpini

Una giornata radiosa, destinata a rimanere nella storia di un’intera comunità. Domenica 18 giugno si sono conclusi a Piazzatorre i festeggiamenti per il 70° di fondazione del locale Gruppo Alpini, costituito nel 1952 ed operativo dal 1953. Per l’occasione sono stati inaugurati il monumento alle Penne nere (creato sin dallo scorso anno a pochi passi dal Municipio) e il nuovo gagliardetto, ma anche assegnata la denominazione di piazzale Alpini all’ampio spazio attiguo al nuovo anfiteatro.

Dopo che sabato 17 giugno i festeggiamenti erano stati aperti dal Coro Alpino “Voci del Brembo”, la mattinata di domenica si è aperta con la sfilata, che ha preso le mosse dalla parte alta del paese. A guidarla la Fanfara Alpina di Prezzate, che ha preceduto il Vessillo Sezionale scortato dal presidente Giorgio Sonzogni, dal capogruppo locale Paolo Arioli e da alcuni consiglieri sezionali.


Lunghissima la teoria di gagliardetti: ben 33, a segnalare i gruppi dell’Alta Valle Brembana ma anche di altre zone della provincia e a rappresentare idealmente la cifra che da sempre è denominazione dell’Inno degli Alpini. Fra le autorità c’erano il sindaco Valeriano Bianchi, il maresciallo Nicola Spera, comandante la Stazione Carabinieri di Piazza Brembana, i sindaci di Piazzolo, Mezzoldo, Foppolo, Cassiglio, Ornica e Sedrina, i rappresentanti dei Reduci, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di tante associazioni della Valle. Dopo gli onori alla bandiera e la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, il parroco don Denis Castelli ha celebrato la messa. “Tre parole semplici ed essenziali – ha detto nell’omelia – legano gli Alpini al Vangelo: Rimanere, Dare e Scegliere. “Rimanere” perchè essi non fuggono dalle calamità e dalle responsabilità sociali, “Dare” perchè la solidarietà generosa è un loro segno distintivo e “Scegliere”, perchè hanno scelto il servizio alla gente, costante e concreto”. Al termine della celebrazione la benedizione del nuovo monumento, che nelle forme essenziali ricorda la sicurezza degli affetti e della “baita”, le cime dei monti e l’anelito verso l’Alto che si fa preghiera per coloro che “sono andati avanti”.

Fra questi un ricordo speciale è andato a due Alpini morti negli ultimi mesi: Emilio Bianchi (già capogruppo) e Fabrizio Arioli, che aveva lavorato con entusiasmo anche alla creazione del nuovo monumento. A far da padrino al nuovo gagliardetto c’era Giacomo Arioli (classe 1937, per tutti Moci) cui è andato anche il saluto del coordinatore di zona Hans Quarteroni che ha egregiamente dettato tempi e modalità della mattinata.

Il sindaco Valeriano Bianchi, il capogruppo Paolo Arioli (entrambi commossi) hanno ringraziato la comunità “tanto partecipe a questo compleanno speciale”, così come il neo presidente della Comunità Montana Valle Brembana, Fabio Bonzi, ha rimarcato il valore sociale di quanti come gli Alpini sanno essere onnipresenti. Giorgio Sonzogni, presidente sezionale, ha ricordato la comune missione di servizio con amministratori, parroci e forze dell’ordine, ma anche invocato il ripristino di un servizio civile o militare obbligatorio per i giovani. “Abbiamo chiuso in questi giorni il Campo Scuola a S.Brigida con 60 ragazzi – ha detto Sonzogni – ed il loro entusiasmo è la miglior risposta a una scelta politica (l’eliminazione della naja) che anni fa, senza mezzi termini, abbiamo definito sciagurata”. Il festoso pranzo servito presso gli spazi coperti del Centro Sportivo Comunale ha poi concluso la giornata, fra canti e sorrisi. Perché 70 anni, come scritto nella bella pubblicazione illustrata edita per l’occasione, sono solo l’inizio.

Domenica 18 giugno 2023

spot_img