“Il Cai di Sesto San Giovanni ha un’eredità da onorare, la conservazione e l’efficientamento della baita sociale che ha in gestione da più di 40 anni e che è inserita in un meraviglioso scenario dell’alta Valle Brembana”.
Così scrivono i soci del Club alpino italiano di Sesto che hanno iniziato una raccolta fondi per recuperare il “Baitù”, l’ormai storico Baitone che si trova percorrendo la strada verso il rifugio Longo.
Una stalla probabilmente di fine Ottocento, di proprietà del Comune di Carona che, 43 anni fa, il Cai di Sesto San Giovanni trasformò in baita e prese in affitto. Il legame tra la città di Sesto e la Val Brembana era fortissimo, per via degli operai che dalla valle scendevano alla Breda, alla Falk e alla Magneti Marelli per lavoro. Un legame che continuò anche per decenni. Così il Baitone iniziò a portare Sestesi in Val Brembana (e a presiedere il Cai di Sesto arrivò, alcuni anni fa, anche un roncobellese). Da due anni il Baitù è gestito insieme al Cai di Piazza Brembana.
Da oltre 40 anni, quindi, il Baitù ospita gruppi, famiglie, boy scout che vogliono trascorrere giornate in mezzo alla montagna, a 1.700 metri di quota e in piena autogestione: la struttura dispone di 20 posti letto, cucina, ampia sala, stufa a legna. Qui il sito del Cai con le indicazioni per prenotare.
“Ora serve sistemare docce e bagni – dice Maura Calini – . Partiamo quindi con una raccolta fondi (crowdfungind) per riuscire nell’operazione. Iniziamo con le docce, poi i bagni, ma vorremmo anche comprare una stufa a pellet e poi installare i pannelli solari che ci sono stati forniti dal Cai di Piazza Brembana”. L’intervento costa 12mila euro, il primo step della raccolta fondi ha come obiettivo i 5.000 euro. Durerà una quarantina di giorni. “Poi vediamo quale sarà il risultato e se potremo proseguire”. Qui la possibilità di donare.
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Lunedì 23 ottobre 2023