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Dossena, pronto il monumento al Minatore: s’inaugura “Echo of the mountain”

Un grande masso al centro, attorno una seduta che fa da “abbraccio” a quello che è un monumento al Minatore. Un omaggio a chi, nei secoli scorsi, sacrificò anche la propria vita nei meandri della Terra, a Dossena.

A promuoverlo il ministero della Cultura, su iniziativa dell’Associazione cultura Dossena, guidata da Riccardo Omacini. I lavori, svoltisi quest’anno, si sono conclusi e il monumento è pronto: costato 40mila euro, sarà inaugurato sabato 30 NOVEMBRE.

Si chiama “Echo of the mountain” (Eco della montagna) e si trova a poche decine di metri dal Becco, la passerella a strapiombo sulla Val Parina inaugurata lo scorso anno. Ci si arriva dalle ex miniere in località Paglio, già aperte come Parco speleologico. Si inserisce, quindi, nel grande progetto di valorizzazione di tutta l’area ex mineraria.

Il masso al centro del monumento è stato scolpito dallo scultore bresciano Francesco Paterlini, artista che lavora tra la Lombardia e Pietrasanta di Lucca.

“Eco della Montagna – spiegano dal Comune – è un monumento che celebra la memoria di tutte le persone che hanno lavorato nei siti minerari, ormai dismessi, del territorio di Dossena. Il progetto consiste in un recinto circolare, di 25 metri di diametro, che “abbraccia” una grande pietra, scolpita dall’artista Francesco Paterlini, isolandola dal paesaggio circostante e conferendogli una natura simbolica e contemplativa. Il recinto è composto da una base di cemento che si estrude, per metà della circonferenza, diventando una lunga seduta per le celebrazioni comunitarie; e da una struttura in legno bruciato che si innesta sulla base di cemento, rievocando le recinzioni in legno caratteristiche del territorio di Dossena”.
“Eco della Montagna, promosso dalla Direzione generale per la Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali, è stato concepito come un monumento-attivo in cui la comunità di Dossena può ritrovarsi per i riti commemorativi e in cui, i visitatori del progetto Strada delle miniere, possono trovare un momento di pausa, silenzio e contemplazione durante il percorso”.

“Una vena aperta di un calcare chiaro taglia obliquamente il versante della montagna. Lungo questa linea, attraverso l’accesso della miniera, la Santa, protettrice invocata dei minatori sepolti vivi nei budelli delle viscere terrestri, veglia. Al fondo il demone, la cupidigia che alberga prima che nelle profondità del sottosuolo nei cuori bramosi e spauriti degli uomini, si nutre delle loro carni”, commenta l’artista Francesco Paterlini.

L’ingresso (Copyright Valbrembanaweb)

Venerdì 8 novembre 2024

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