E’ successo nel tardo pomeriggio di sabato 30 settembre, all’esterno del bar “La Caffetteria della piazzetta” di San Giovanni Bianco. Adiacente c’è la fermata del bus dove, dal maggio scorso, è facile trovare migranti africani ospiti dell’ex colonia di Sottochiesa di Taleggio. Sono in attesa del bus che li porti dove hanno dimora con altre decine di profughi. Spesso sono però privi di biglietto. Non di rado, quindi, si assiste a momenti di tensione tra gli autisti autobus e gli stessi migranti che vorrebbero comunque salire. Peraltro in uno spazio, quello della fermata bus (“provvisoria” da più di un anno), che più volte il titolare della pizzeria d’asporto di fronte ha segnalato come poco sicura e fonte di forti disagi.
Qui sabato c’erano alcuni dei migranti. Il barista – è il suo racconto – si è accorto dell’assenza della piccola cassa acustica e dello smartphone ad essa collegato in piazzetta. Un avventore del bar avrebbe visto uno dei migranti prelevare cassa e telefono. A quel punto ha raggiunto i migranti che – come ormai capita da tempo – non potendo prendere il bus, si erano incamminati sulla provinciale della Val Taleggio per raggiungere a piedi l’ex colonia a Sottochiesa. Fermati a Roncaglia, il barista, con l’ausilio del testimone, è riuscito a far aprire una borsa a uno dei migranti, ritrovando cassa acustica e telefono. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri. Ma i migranti sarebbero stati privi di ogni documento d’identità.
I profughi sono ospiti a Sottochiesa dal maggio scorso. Già a giugno c’erano stati momenti di tensione, con l’intervento dei carabinieri. Il sindaco di Taleggio Gianluca Arnoldi, in un comunicato alla prefettura, aveva parlato di “ribellione a causa della scarsità di cibo somministrato”. La struttura è arrivata a ospitare quasi cento migranti, quando – secondo il Comune – ne potrebbe accogliere una cinquantina. La gestione è affidata a una cooperativa di Vercelli.
Domenica 1 ottobre 2023
